Considerato ormai da un paio d'anni tra i corridori più promettenti del panorama ciclistico italiano, Davide Formolo è atteso a un 2017 in cui confermare tutto il suo talento. E' lo stesso ventiquattreenne veronese a raccontare i suoi buoni propositi per la nuova stagione in un'intervista concessa a Patrick Fletcher di Cyclingnews.com, svelando di essere pronto per puntare alla classifica generale del Giro d'Italia.

Intercettato a Saint Feliu de Guixols, in Catalogna, al confine tra Spagna e Francia, al training camp della Cannondale-Drapac, Formolo spiega che il suo 2016 è stato a lungo al di sotto delle attese: "Ho avuto diversi problemi a inizio stagione - le sue parole - mi ero preparato per arrivare al 100% della condizione al Giro d'Italia, ma poi sono caduto al Giro di Romandia, pregiudicando le mie performances durante la corsa rosa. Non riuscivo a muovere bene la gamba destra, neanche per scendere dall'autobus della squadra e andare in albergo. Peccato, perchè prima di quella caduta avevo ottenuto un ottavo posto in una tappa con arrivo in salita al Romandia, in mezzo a grandi corridori. Sembrava tutto pronto per un Giro perfetto, e invece...speravo che il dolore potesse migliorare dopo le prime frazioni, invece è solo peggiorato, quantomeno fino alla terza settimana, quando comunque non sono riuscito a inserirmi in alcuna fuga. Era il mio secondo Giro, avrei voluto confermare quanto di buono fatto vedere l'anno precedente, per far capire a tutti quale fosse il mio reale valore, ma spesso le cose vanno così: a volte si fa meglio di quanto ci si attende, a volte peggio". Una stagione proseguita poi con un'ottima Vuelta a Espana: "Ho deciso di partecipare alla Vuelta proprio dopo il Giro. Ero molto triste, e mi sono detto: "Io non sono questo". Quindi sono ripartito dal campionato italiano e dal Giro di Polonia, corsa che ho chiuso quarto in classifica generale con un bel secondo posto nella tappa più dura. Alla Vuelta ho aiutato il nostro capitano Andrew Talansky, rimanendogli vicino nei momenti difficili. Credo che per lui sia stato importante avere sempre un compagno di squadra negli ultimi venti chilometri delle tappe più difficili, anche solo per prendergli le borracce o supportarlo in qualsiasi altra cosa. Sono cose che fanno la differenza per un leader. E' stata una buona Vuelta per me".

Prossimo obiettivo, il Giro d'Italia 2017: "Non so se sarò capitano, vedremo, ma voglio correre per fare classifica. Ho già vinto una tappa nel 2015, ora voglio provare a correre per la generale, credo che sia nelle mie caratteristiche. Direi che ho fatto un gran bel lavoro alla Vuelta, aiutando ogni giorno e su tutti i terreni i miei compagni di squadra. Adesso mi sto allenando bene, poi vedremo quale sarà il mio stato di forma alla partenza in Sardegna. Mi avvicinerò al Giro con una programmazione simile a quella dello scorso anno: sarò al Giro del Trentino invece che al Romandia, e parteciperò alla Liegi-Bastogne-Liegi. Per il resto sarà tutto identico". Idee chiare anche su dove migliorare: "A cronometro: le prove contro il tempo sono il mio punto debole. Anche alla Vuelta sono andato molto male a cronometro. So che non sarò mai un corridore in grado di vincere a cronometro, ma devo cercare di perdere minor tempo possibile. Sono due anni che lavoro in galleria del vento per trovare una miglior posizione, ma è difficile. Per capire se una nuova posizione porta dei benefici, bisogna attendere mesi, e se non funziona bisogna ricominciare da capo, quindi non mi resta che proseguire finchè non avrò trovato una soluzione". Capitolo sogni: anche in questo caso il veronese è molto netto: "Al momento non ho fretta di debuttare al Tour de France, sono concentrato solo sul Giro. Quest'anno conosco quasi tutte le salite importanti - eccezion fatta per quella dell'Etna - perchè quelle dell'ultima settimana sono praticamente tutte a un'ora di macchina da casa mia. La mia tappa preferita è quella con arrivo sullo Stelvio: sono stato da quelle parti per allenarmi due o tre settimane l'anno scorso, quindi conosco bene la salita. Dipenderà dalla situazione di corsa, ma vincere lì sarebbe bellissimo".