Sarà un altro dei grandi protagonisti del Giro d'Italia del Centenario. Stavolta, con l'augurio di non avere problemi fisici e confermare il proprio feeling con la corsa rosa, dimostrato già nel 2015 in maglia Astana, quando da gregario di Fabio Aru si rivelò al grande pubblico del ciclismo. Mikel Landa è pronto a riscattare un 2016 al di sotto delle aspettative, incentrando il suo calendario proprio sul Giro 2017. 

E' lo stesso corridore basco del Team Sky a parlare dei suoi obiettivi in un'intervista esclusiva concessa ad Javier Lekuona del quotidiano spagnolo AS. Il bilancio della stagione scorsa viene considerato "positivo": "Tutti vorremmo vincere - le parole del ventisettenne ex Astana - ma non sempre è possibile. Nei mesi in cui sono stato bene, sono riuscito ad essere al top della mia condizione. All'inizio della stagione ho vinto una tappa al Giro dei Paesi Baschi e la classifica generale del Giro del Trentino, proprio nel bel mezzo della preparazione al Giro d'Italia. Poi sono successe molte cose, e di quelle vittorie ci si dimentica presto. La realtà è che sono stato condizionato da un virus, che mi ha un po' infastidito. Poi, per fortuna, sono stato bene. Forse si è trattato del citomegalovirus, anche se non siamo riusciti ad essere certi al 100% di cosa fosse. Comunque ora spero di iniziare l'anno nuovo con il piede giusto. Stavolta ho cominciato la preparazione un po' prima rispetto alle scorse stagioni, proprio per evitare di stressare troppo il mio fisico con allenamenti troppo intensi: poca bicicletta e tanta piscina per iniziare, poi il mio corpo ha risposto bene e ora sono nuovamente a pieno regime. Ho superato anche un problema all'anca: sto lavorando per evitare di tornare ad avere infortuni più avanti. Ora comunque mi sento bene"

Stagione 2016 che per Landa è ruotata intorno al ritiro dal Giro d'Italia: "Al Giro avevo appena superato le tappe più difficili per me, poi il virus mi ha costretto a lasciare, mentre al Tour de France ha cominciato a manifestarsi l'altro infortunio all'anca che poi mi ha impedito di correre la Vuelta. Però l'esperienza alla Grand Boucle con il Team Sky è stata comunque importante, mi servirà per il futuro". Già, il futuro, da vivere in una squadra diversa? Landa non vuole pensarci adesso, rimandando ogni decisione a fine anno: "E' vero, mi ha cercato il Team Bahrain-Merida, ma non mi è mai passato per la testa di lasciare il Team Sky, una squadra per la quale ho firmato una stagione fa, per cercare di imparare il più possibile. Movistar? Non c'è nulla di vero, Unzuè è un manager che rispetta i contratti. A fine 2017 sarò libero, perchè scadrà il mio contratto, ma manca ancora molto tempo: questo sarà un anno importante, che potrà significare molto per la mia maturazione ciclistica". Già definito il calendario stagionale che lo condurrà al Giro d'Italia: "Agli inizi di febbraio correrò alla Comunità Valenciana, probabilmente sarò poi alla Tirreno-Adriatico, che non disputo da molti anni e che mi piace molto. Invece il Giro dei Paesi Baschi è troppo vicino alla corsa rosa, non potrei affrontarlo al massimo livello, perciò in quel periodo mi concentrerò su qualche allenamento in altura. Il percorso di questa edizione del Giro mi favorisce, ci sono molte tappe con arrivi in salita. Mi piace già la tappa dello Stelvio. Poi vedrò cosa fare, non ho ancora deciso nulla riguardo al Tour e alla Vuelta".