Il nome di Lance Armstrong continua ad essere fonte di animate discussioni nel mondo del ciclismo e a maggior ragione quando a parlare di lui è il suo ex direttore sportivo Johan Bruyneel. Il belga infatti, intervistato dal magazine Humo, ha criticato un altro americano, il tre volte vincitore del Tour de France nonché attuale opinionista per Eurosport Greg LeMond

Per comprendere al meglio la polemica occorre tornare alla fine di gennaio, quando sulla CBS è stato trasmesso il documentario "60 Minutes investigation into motorised doping", un'inchiesta sull'utilizzo di motori elettrici durante le gare del Tour de France, durante il quale compaiono spezzoni di interviste proprio a LeMond e alla moglie Kathy. Nel corso del programma le teorie sono supportate dagli interventi dell'ungherese Stefano Varjas, esperto di installazioni di motori su convenzionali bici da corsa che dichiara, tra le altre cose, di averne venduto uno ad un personaggio sportivo nel 1998 per la cifra di due milioni di dollari. Durante il reportage emergono numerosi attacchi ad alcuni protagonisti del ciclismo di oggi, come ad esempio il Team Sky, ma anche a personaggi del passato come appunto Lance  Armstrong. Bruyneel però non ci sta e associa la presenza di Lemond e i riferimenti più o meno velati al suo ex corridore ad un'ossessione nei confronti del sette volte in giallo a Parigi

Nell'intervista l'ex direttore sportivo ha dichiarato: "É stato tutto organizzato da Lemond e da sua moglie, cercano di manipolare ogni cosa per accusare Lance; comunque non ci sono riusciti. Non so cosa ci sia che non vada in Lemond, non è normale essere così ossessionati da Armstrong. Noi non abbiamo mai usato motori discorsi e lo stesso Varjas parla per farsi pubblicità con argomentazioni ridicole: mi domando quanto sia affidabile". Il discorso viene poi esteso a tutto il panorama delle due ruote: "Tutti i suoi avversari e nemici si comportano allo stesso modo: per loro tutto ciò che va male nel mondo del ciclismo è imputabile a lui".

Gli organizzatori del programma della CBS hanno cercato di intervistare l'ex corridore texano che però si è rifiutato; è intervenuto invece l'ex compagno di squadra Tyler Hamilton, che ha negato, come in seguito Bruyneel, ogni utilizzo di motori elettrici nascosti.