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Tour of Oman, Hermans vince ancora in salita e ipoteca il successo finale

Il belga si impone anche sul traguardo in quota di Green Mountain e consolida il primato nella generale a una giornata dalla fine della corsa mediorientale. Aru secondo e in ripresa, bene Rui Costa, delude Bardet.

Tour of Oman, Hermans vince ancora in salita e ipoteca il successo finale
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Di Andrea Russo Spena

Secondo successo in pochi giorni per Ben Hermans al Tour of Oman 2017. Il corridore belga del Team BMC si è infatti aggiudicato anche la quinta tappa della corsa mediorientale, imponendosi sul traguardo in quota di Jabal Al Akhdhar (Green Mountain) da leader della classifica generale. Hermans ha fatto la differenza negli ultimi chilometri di salita, precedendo di una manciata di secondi l'azzurro Fabio Aru (Astana) e il portoghese Rui Costa (UAE Abu Dhabi). Buona prova anche per il siciliano Giovanni Visconti (Bahrain-Merida), quarto a ventisette secondi, mentre ha deluso le attese il francese Romain Bardet (AG2R La Mondiale), solo decimo e staccato di quarantaquattro secondi. Con questa vittoria, il belga della BMC conserva la maglia rossa di leader della classifica generale, e domani potrà festeggiare sul gradino più alto del podio di Matrah Corniche.

Sono 152 i km di lunghezza della tappa regina del Tour of Oman edizione 2017. Da Sama’il a Jabal Al Akhdhar, per l'arrivo in quota sulla Green Mountain, ascesa di 5.7 km al 10.5% di pendenza media. Avvio di frazione caratterizzato da forti raffiche di vento, con cinque uomini abili ad avvantaggiarsi sul resto del gruppo: Mark Christian (Aqua Blue Sport), Daniel Diaz (Delko Marseille Provence KTM), Olivier Pardini (WB Veranclassic Aqua Protect), Jonathan Clarke (United Healthcare) e Preben Van Hecke (Sport Vlaanderen-Baloise). Vantaggio massimo di otto minuti per i battistrada, che iniziano la salita di Green Mountain con un margine ridotto a 2'50", mentre Team BMC e Astana fanno l'andatura per i rispettivi capitani. Il primo a scattare dal gruppo è l'australiano Lachlan Morton della Dimension Data, che però rimbalza sulle dure pendenze (anche al 13.5%) dell'ultima salita. Mentre i fuggitivi vengono via via ripresi, ecco che l'eritreo Merhawi Kudus (compagno di Morton alla Dimension Data) prova l'attacco personale, seguito dal leader della classifica generale Ben Hermans. Il belga della BMC si dimostra il più forte di tutti in salita, anche di un Fabio Aru in crescendo di condizione. Soli tre i secondi di distacco dello scalatore sardo dal vincitore di giornata, con Rui Costa poco più indietro. Alla spicciolata giungono poi Visconti, lo stesso Kudus, Grmay, Morton, Mathias Frank, Nathan Haas e soprattutto Romain Bardet, fuori anche dal podio di domani. Deludono lo spagnolo David de la Cruz della Quick-Step Floors e il danese Jakob Fuglsang dell'Astana, a oltre un minuto di distacco da Hermans. Domani ultima tappa, con arrivo adatto ai velocisti.

Ordine d'arrivo. 1. Hermans in 4h 08' 46". 2. Aru a 3". 3. Rui Costa a 11". 4. Visconti a 27". 5. Kudus s.t. 6. Grmay a 34". 7. Morton a 38". 8. Frank a 41". 9. Haas a 44". 10. Bardet s.t. 

Classifica generale. 1. Hermans in 17h 59' 17". 2. Rui Costa a 22". 3. Aru a 35". 4. Kudus a 58". 5. Grmay a 1'12". 6. Bardet a 1'17". 7. Frank a 1'19". 8. Morton a 1'21". 9. Visconti a 1'33". 10. Haas a 1'38".