Alejandro Valverde ha in pugno l'edizione corrente della Volta a Catalunya. Ieri, in quota, la conferma della sua superiorità, uno scatto secco, bruciante, per togliere di ruota Alberto Contador e Chris Froome. Da oggi, Valverde indossa anche la maglia di leader, con la Movistar - soprattutto con Rojas e Soler - pronta a proteggere il capitano. Tocca agli avversari scovare eventuali punti deboli per ribaltare la corsa nelle ultime due uscite.  

La prova odierna prende il via da Tortosa e misura 189.7km. L'arrivo è a Reus. Quattro i Gpm lungo il percorso, tre di terza categoria e uno di prima. Dopo una manciata di chilometri pianeggianti, la strada sale, inizia l'Alt de Bot. Terreno fertile per eventuali attaccanti, su queste rampe può nascere la fuga di giornata. Il percorso si mantiene, nella fase successiva, nervoso, senza però offrire difficoltà eccessive. 

Lo scenario muta dopo il km100, in successione, infatti, ci sono tre salite. Le prime due non presentano particolari pendenze, si scollina intorno ai 530 metri e il gruppo può quindi controllare senza disperdere energie ed unità. Discorso diverso per l'Alt de Musara. Ascesa di prima categoria, oltre 11km all'insù. La scalata può presentare il conto, specie a questo punto della stagione e con diverso acido lattico nelle gambe. La pendenza media è del 5%, nei tratti più ostici si tocca l'11%.

Non è da escludere un tentativo di Contador e Froome, perché in vetta mancano al traguardo una quarantina di chilometri, sostanzialmente tutti in discesa. Difficile staccare Valverde su una salita secca, pedalabile in diversi frangenti. Si decide comunque qui una tappa dall'esito incerto. 

Due soluzioni, volata a ranghi ridotti o fuga vincente.