Mentre tra Austria ed Italia si corre il Tour of the Alps, Vincenzo Nibali chiede le prime reali risposte al Giro di Croazia, al via quest'oggi. In un ciclismo italiano che versa in condizioni difficili, aggrappato all'impresa dell'eterno Scarponi, con Aru in infermeria, Nibali resta risorsa di prim'ordine, a cui attraccare propositi di risalita. Intatta la classe, intatta la voglia di emergere nuovamente con la divisa del Team Bahrain Merida. Dopo il ritiro, prezioso, a Tenerife, tra montagne da scalare e silenzio assoluto, Nibali allaccia nuovamente gli scarpini, indossa il pettorale e osserva la settimana in salsa croata. Percorso misto, spazio a velocisti e scalatori, soprattutto nella seconda e nella quinta tappa. 

L'altimetria della seconda uscita, con un Gpm nella seconda parte di corsa, prima della salita di categoria speciale che conduce al traguardo

Qui, invece, la quinta tappa. Conformazione simile, ma qualche difficoltà in più lungo il percorso. Gpm di difficile lettura già a centro tappa, poi una fase nervosa, prima dell'ennesimo arrivo in quota. 

La corsa - si parte come detto oggi, si chiude il 24 aprile - si apre con una tappa piuttosto semplice. Disegno perfetto per le ruote veloci presenti al via, nessuna scossa, infatti, nei 227km che conducono da Osijek a Koprivnica. Attenzione, intorno al km210, all'unico Gpm presente. Un colle di terza categoria che può alterare il normale svolgimento della prova. 

Il programma 

Tappa 1 Osijek – Koprivnica 227 km
Tappa 2 Trogir – Biokovo (Sveti Jure) 123 km
Tappa 3 Imotski – Zadar 237 km
Tappa 4 Crikvenica – Umag 171 km
Tappa 5 Porec – Ucka 141 km
Tappa 6 Samobor – Zagreb 145 km