Due tappe per certi versi simili, un finale in quota, distacchi ridotti, i big a battersi per il successo parziale. La classifica generale fotografa alla perfezione la situazione, i protagonisti sono raccolti in una manciata di secondi, l'esito della corsa è ancora incerto. Oggi un punto chiave, con l'arrivo a Funes chiamato a sciogliere diversi nodi in essere. 

Il maltempo, però, torna a giocare un ruolo chiave. Dopo i ritocchi al percorso di ieri, cambio di programma anche quest'oggi, immutate sede di partenza e di arrivo, niente Passo delle Erbe nella fase centrale. I chilometri da percorrere sono 135.6, al km42 il gruppo raggiunge la vetta della salita di Terento, la prima di giornata. La fuga può assume proporzioni importanti lungo questi tornanti, in attesa della decisiva evoluzione di tappa, prevista intorno al km80, dopo il rifornimento. 

L'Alpe Rodengo presenta pendenze importanti. L'ascesa misura, nel complesso, 12.7km, la fase centrale non scende mai sotto il 10%. Chi ha gambe e coraggio, può scremare il plotone già qui, allo scollinamento mancano infatti meno di 40km al traguardo. Dopo una ripida discesa, passaggio interlocutorio, prima dell'ultimo Gpm, quello che conduce allo striscione finale. 8.7km per raggiungere Funes. Pochi i tratti pedalabili, la pendenza media è del 6.5%, ma l'erta non propone, comunque, sequenze terribili. Nei punti di maggior difficoltà si tocca l'8.2%.

L'ultima salita nel dettaglio 

La tappa può di certo ridisegnare la graduatoria e creare un solco netto tra le ruote più attese. Scarponi è l'arma tricolore, Pinot il probabile favorito.  

Il percorso 

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Johnathan Scaffardi
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