Mikel Landa Meana cambia squadra, si accasa alla Movistar e lancia i primi proclami in vista del 2018. Il basco ha puntato deciso il Tour de France e la Vuelta a Espana come obiettivi per la prima stagione con la squadra spagnola, ma non ha fatto i conti con gli altri due figuri presenti nella foto qui sopra, Alejandro Valverde e Nairo Quintana. 

Lo spagnolo ed il colombiano sono da anni nel team iberico e ne rappresentano i capitani sia per i grandi giri, sia per le classiche e la presenza dell'ex Sky e Astana complicherà certamente i rapporti di forza all'interno del team. La scelta di Landa di lasciare la Sky per cercare più spazio, salvo poi firmare per la Movistar ha lasciato molti dubbi dietro a sé, ma il basco, in un'intervista ad As, ha voluto mettere bene in chiaro le cose: "Le stagioni da gregario sono ormai alle spalle. Sia alla Astana che alla Sky mi hanno fermato quando avevo le gambe per vincere. Se ora mi dicono che mi devo fermare nuovamente, non mi fermerò. Devo inseguire i miei obiettivi". Parole chiare e forti, che forse non faranno piacere ai suoi nuovi datori di lavoro, ma certamente denotano in pieno la voglia di un corridore che si sente le ali tarpate da ormai due anni. 

Il basco però rischia seriamente di doversi fermare nella corsa francese, perché là saranno presenti tutti e tre i grandi capitani della Movistar e, a meno che Landa non dimostri di essere nettamente superiore agli altri due, è difficile che la Movistar gli dia via libera. La goccia che ha fatto traboccare il proverbiale vaso è il mancato podio al Tour dello scorso anno, quando la Sky lo fermò per aiutare Chris Froome: "Con il passare del tempo quel risultato fa ancora più male. Per questo motivo voglio correre per me stesso, per non aver nessun rimpianto dopo se non riesco a centrare un obiettivo che sembra esser alla mia portata. Ho corso per tre settimane con il freno a mano, al servizio di Froome. Sapevo quello che era il mio ruolo, ma mi sarebbe piaciuto poter giocare le mie carte per poter finire insieme a lui sul podio di Parigi".