E' stata presentata oggi l'edizione numero 73 della Vuelta a Espana, terza grande corsa a tappe del calendario ciclistico internazionale, che prenderà il via il prossimo 25 agosto a Malaga, per concludersi il 16 settembre a Madrid. E' una Vuelta che prosegue nel solco della tradizione degli ultimi anni, parte dall'Andalusia, con Malaga sede di una cronometro individuale (non a squadre), per dirigersi poi verso nord, dalla Castilla in su. Galizia, Asturie, Cantabria, Paesi Baschi e Catalogna, con sconfinamento nel Principato d'Andorra, scandiranno le diverse fasi di una corsa che sarà così suddivisa: sei tappe di pianura, altrettante di media montagna, cinque di alta montagna con due arrivi in salita, due cronometro, per un totale di 40.7 km contro il tempo. Arrivo a Madrid, nel suggestivo scenario di Plaza Cibeles, al termine di tre settimane di corsa, per decretare il successore dell'edizione 2017 (la vittoria di Chris Froome è sub iudice per il caso salbutamolo: in caso di sua squalifica, l'ultima maglia rossa sarebbe di Vincenzo Nibali). Ecco di seguito l'altimetria delle ventuno tappe: 

1^ tappa (sabato 25 agosto). Malaga - Malaga (8 km, cronometro individuale). Cronoprologo rapidissimo, stavolta individuale e non a squadre, per individuare la prima maglia rossa dell'edizione 2018. Otto chilometri pianeggianti, un vero e proprio sprint contro il tempo. 

2^ tappa (domenica 26 agosto). Marbella - Caminito del Rey (163.9 km). Primo arrivo in quota della Vuelta, sull'Alto de la Mesa, gran premio della montagna di terza categoria, al termine di una tappa mossa e nervosa. 

3^ tappa (lunedì 27 agosto). Mijas - Alhaurín de la Torre (182.5 km). Frazione considerata di media montagna, per la presenza sul percorso di un gpm di prima categoria, il Puerto del Madorno, nei primi cinquanta km di corsa. Nella seconda parte il tracciato si fa meno impegnativo, con i velocisti pronti ad approfittarne.

4^ tappa (martedì 28 agosto). Vélez-Málaga - Alfacar. Sierra de la Alfaguara (162 km). La Vuelta prosegue tra le strade dell'Andalusia, con una frazione di montagna: due salite di prima categoria agitano la corsa, con un finale in quota, sull'inedita ascesa di Sierra de La Alfaguara.

5^ tappa (mercoledì 29 agosto). Granada - Roquetas de Mar (188 km). Ancora su e giù per le salite dell'Andalusia, fino al gran premio della montagna di seconda categoria dell'Alto del Marchal. Frazione adatta a una fuga da lontano o a velocisti in grado di tenere bene in salita.

6^ tappa (giovedì 30 agosto). Huércal-Overa - San Javier. Mar Menor (153 km). Tappa breve, nella quale due gran premi della montagna di terza categoria non dovrebbero rappresentare un ostacolo a una volata a ranghi compatti. 

7^ tappa (venerdì 31 agosto). Puerto Lumbreras - Pozo Alcón (182 km). Non un metro di pianura nella settima tappa, che ha il suo clou nel finale, con strappi a ripetizione e con l'alto de Ceal, terza categoria, a rappresentare il perfetto trampolino di lancio per gli attaccanti. 

8^ tappa (sabato 31 agosto). Linares - Almadén (195.5 km). Altra frazione mossa, quella con arrivo ad Almadèn, che si sviluppa lungo un altopiano di un centinaio di chilometri. Finale con il naso all'insù, ma con pendenze dolci.

9^ tappa (domenica 1 settembre). Talavera de la Reina - La Covatilla (195 km). Si fa sul serio prima del giorno di riposo, con l'arrivo in quota di La Covatilla, gran premio della montagna di categoria especial. Oltre venti chilometri di salita: gli ultimi dieci con pendenze superiori al 10%.

10^ tappa (martedì 3 settembre). Salamanca. VIII Centenario Universidad de Salamanca - Fermoselle. Bermillo de Sayago (172.5 km). Si riprende con una tappa per velocisti, alba della seconda settimana di corsa.

11^ tappa (mercoledì 4 settembre). Mombuey - Ribeira Sacra. Luintra (208.8 km). Percorso lungo e disseminato di trappole, con quattro gran premi della montagna da scalare, tre di terza e una di seconda categoria. Anche l'arrivo è nervoso. 

12^ tappa (giovedì 5 settembre). Mondoñedo - Faro de Estaca de Bares. Mañón (177.5 km). La Galizia accoglie la Vuelta con una tappa sulla carta per velocisti. Ultimi chilometri per finisseur, o per ruote veloci adatte a rispondere a scatti secchi.

13^ tappa (venerdì 6 settembre). Candás. Carreño - Valle de Sabero. La Camperona (175.5 km). L'arrivo di La Camperona è un classico della Vuelta: durissima la salita finale, preceduta da un altro gran premio della montagna di prima categoria, il Puerto de Tarna. 

14^ tappa (sabato 7 settembre). Cistierna - Les Praeres. Nava (167 km). Altra frazione dura, contrassegnata da cinque gran premi della montagna, di cui tre i prima categoria. Finale sull'Alto Les Praeres, con pendenze anche del 15%.

15^ tappa (domenica 9 settembre). Ribera de Arriba - Lagos de Covadonga. Il trittico di montagna si conclude con un altro tradizionale arrivo in quota, in cima al gpm di categoria especial de Lagos de Covadonga, preceduto da due ascese al Mirador de Fito (prima categoria). 

16^ tappa (martedì 11 settembre). Santillana del Mar - Torrelavega (32.7 km, cronometro individuale). Dopo il secondo e ultimo giorno di riposo, ecco una cronometro che può decidere la corsa: prova contro il tempo sostanzialmente per specialisti, con gli scalatori costretti a difendersi. 

17^ tappa (mercoledì 12 settembre). Getxo - Balcón de Bizkaia (166.4 km). Dopo una lunga serie di gran premi della montagna di terza categoria, ecco l'arrivo in salita dei Paesi Baschi, in cima al Monte Oiz, prima categoria, con rampe che raggiungono anche il 18% di pendenza massima.

18^ tappa (giovedì 13 settembre). Ejea de los Caballeros - Lleida (180.5 km). Prima del gran finale, ecco una tappa completamente pianeggiante, in terra catalana, penultima occasione per i velocisti rimasti in gruppo. 

19^ tappa (venerdì 14 settembre). Lleida - Andorra. Naturlandia (157 km). Il Col de La Rabassa si erge a giudice della corsa, al termine di una tappa che non presenta grosse difficoltà altimetriche. Salita finale estremamente impegnativa nel Principato di Andorra.

20^ tappa (sabato 15 settembre). Andorra. Escaldes-Engordany - Coll de la Gallina. Santuario de Canolich (105.8 km). Tappa sprint ma durissima. Da scalare in sequenza: Coll de la Comella, Coll de Beixalis, Coll de Ordino, ancora Beixalis e La Comella, prima della resa dei conti sul terribile Coll de La Gallina.

21^ tappa (domenica 16 settembre). Alcorcón - Madrid (112.3 km). Tradizionale passerella finale tra le strade di Madrid, per incoronare il vincitore della Vuelta e individuare lo sprinter vincente a Plaza Cibeles. 

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Andrea Russo Spena
Laureato in giurisprudenza, con una passione senza confini per lo sport. [email protected]