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Vuelta a Andalucia, Tim Wellens fa saltare il banco nella quarta tappa

Tappa e maglia per il belga ad Alcalà de los Gazules: bruciato Landa sullo strappo finale. Domani cronometro conclusiva e decisiva, in cinque si giocano la corsa.

Vuelta a Andalucia, Tim Wellens fa saltare il banco nella quarta tappa
Tim Wellens. Fonte: Vuelta a Andalucia/Twitter
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Di Andrea Russo Spena

Grazie a una splendida azione da finisseur sullo strappo di Alcalà de los Gazules, Tim Wellens realizza un colpo doppio nella quinta tappa della Vuelta a Andalucia edizione 2018. Il belga della Lotto Soudal infatti si prende il successo parziale e la maglia di leader della classifica generale, strappandola all'olandese Wout Poels (Team Sky), oggi solo quarto a tredici secondi dal vincitore. Secondo e battuto Mikel Landa (Team Sky), a cinque secondi, più indietro Jakob Fuglsang e soprattutto Luis Leon Sanchez (Astana), tutti uomini in grado di vincere la corsa domani, nella cronometro conclusiva di Barbate. Nella top ten di giornata, decimo, anche un italiano, Andrea Pasqualon del Team Wanty-Groupe Gobert, mentre ha pagato un arrivo non adatto alle sue caratteristiche il britannico Chris Froome (Team Sky).

La quinta tappa della Ruta del Sol 2018 conduce il gruppo da Siviglia ad Alcalá de los Gazules (Cadice), per 194.7 chilometri complessivi. Frazione di difficile interpretazione: a metà percorso ci sono due gran premi della montagna, rispettivamente di prima e terza categoria, il Puerto de Palomas e il Puerto de Boyar. Poi ottanta chilometri nervosi fino al traguardo, posto su uno strappo con pendenze anche del 18% e tratti in pavè. I primi cinquanta chilometri sono nervosi, con scatti e controscatti rintuzzati dal gruppo. Poi ecco la fuga buona, composta da tredici corridori: Imanol Erviti (Movistar), James Shaw (Lotto Soudal), Sep Vanmarcke (EF Education First), Julien Duval (AG2R La Mondiale), Guillaume Martin e Marco Minnaard (Wanty-Groupe Gobert), Thomas Boudat (Direct Energie), Delio Fernández (Delko Marseille), Lukasz Owsian (CCC Sprandi-Polwowice), Coen Vermeltfoort (Roompot), Huub Duijn (Verandas Willems), Jesús Ezquerra (Burgos) e Kyle Murphy (Rally Cycling). Sul Puerto de Palomas allungano i compagni di squadra Martin e Minnaard, ma sul Puerto de Boyar ecco sopraggiungere Sep Vanmarcke (Team EF Education First-Drapac) e due corridori della Movistar, Andrey Amador e Hector Carretero.

In discesa rimangono in avanscoperta solo Vanmarcke e Amador, che resistono al ritorno del gruppo e si arrendono solo ai piedi dello strappo finale di Alcalà de los Gazules. Qui Mikel Landa (Movistar) decide di prendere davanti la salita conclusiva, con un allungo al quale resiste solo Tim Wellens (Lotto Soudal). L'ultimo chilometro è dunque un testa a testa tra i due, con il belga capace di cambiare ulteriormente ritmo a trecento metri dal traguardo e a prendersi la vittoria di tappa. Landa deve cedere per cinque secondi, mentre il danese Jakob Fuglsang (Astana) è terzo a dodici secondi e la maglia rossa di Wout Poels (Team Sky) segue a tredici. Luis Leòn Sanchez (Astana) paga lo sforzo e concede venti secondi, mentre di Chris Froome (Team Sky) si perdono le tracce. In classifica generale Wellens è ora primo con sette secondi di vantaggio su Landa, undici su Fuglsang, quattordici su Poels e venti su Sanchez, con la cronometro di domani di Barbate (14.2 km) che deciderà la corsa.

Ordine d'arrivo. 1. Wellens in 4h 26' 33". 2. Landa a 5". 3. Fuglsang a 12". 4. Poels a 13". 5. De Tier s.t. 6. Soler a 17". 7. Kruijswijk a 20". 8. L.L. Sanchez s.t. 9. Clarke a 21". 10. Pasqualon a 24".

Classifica generale. 1.Wellens in 17h 24' 25". 2. Landa a 7". 3. Fuglsang a 11". 4. Poels a 14". 5. L.L. Sanchez a 20". 6. Soler a 32". 7. Kruijswijk a 58". 8. Clarke a 1'05". 9. Bizkarra a 1'14". 10. Pardilla a 1'24".