Manca ormai sempre meno alle Olimpiadi di Rio de Janeiro 2016. Per chi ancora non lo sapesse, la manifestazione a cinque cerchi è stata ideata dal barone De Coubertin. Se costui ritornasse in vita sarebbe contento di quel che è diventata la sua creatura? Vi siete mai posti questa domanda: De Coubertin ma chi te l'ha fatto fare?

Il barone ideò le Olimpiadi in pieno Positivismo, quando c'era la Parigi della Bell'Epoque. Nessuno avrebbe mai immaginato che quel periodo si sarebbe concluso con il suicidio d'Europa, cioè la Prima Guerra Mondiale. Paradossalmente però l'egemonia degli Usa fin da Atene 1896, fu la proiezione di quanto si verificò nella politica e nell'economia mondiale. De Coubertin fu tradito dalla sua Parigi, che nel 1900 organizzò Giochi bizzarri, lunghissimi, nell'ambito dell'Esposizione Universale. Peggio gli andò nel 1904 a Saint Louis negli Usa, con gli Anthropological Days cioè il razzismo che avrebbe dovuto essere cancellato dallo spirito olimpico. Ciò causò un attacco di fegato al povero barone. I giochi però proseguirono e l'edizione di Londra 1908 e ancor più di Stoccolma 1912 furono oasi di tranquillità. Fortunatamente il barone non vide Berlino nel 1936 e poi la Seconda Guerra Mondiale. Come avrebbe reagito nel 1956 a Melbourne se avesse visto l'acqua rosso sangue, durante il match di pallanuoto tra Ungheria e Urss? Già la stessa Urss scardinò a poco a poco il concetto di dilettantismo per introdurre il professionismo. De Coubertin da uomo del suo tempo intuì già i pericoli delle logiche commerciali e del profitto, ma gli mancavano comunque le categorie interpretative attuali. De Coubertin sarebbe stato felice di vedere le Olimpiadi del 1960 a Roma, lui che invano tentò di offrirle alla Città Eterna nel 1908. Forse si sarebbe comportato diversamente da Brundage a Monaco 1972 e dopo l'assalto di Settembre Nero e relativa strage avrebbe sospeso i giochi. Se ci fosse stato De Coubertin ci sarebbe mai stato il boicottaggio a Mosca 1980 e Los Angeles 1984? Come avrebbe reagito il barone allo strapotere degli sponsor e delle televisioni che impongono gli orari delle gare, fregandosene degli atleti? Cosa avrebbe fatto nel caso di Pechino 2008 con la questione dei diritti umani e del Tibet? Quali provvedimenti avrebbe adottato contro gli scandali doping di diversi stati come: Germania Est, Russia, Inghilterra, Francia, Usa e in discipline come l'atletica leggera? Che stato d'animo avrebbe avuto una volta saputo della corruzione per l'assegnazione dei giochi o degli impianti abbandonati una volta spento il braciere come ad Atene 2004? Sarebbe soddisfatto di quel che sono diventare le Olimpiadi?

Ha ancora un senso disputare i giochi oppure no? Pensando al fatto che le Olimpiadi possono essere un momento di arricchimento e incontro tra atleti di: lingua, cultura e religione diversa sicuramente sì. Questa manifestazione è ancora un'oasi di relativa tranquillità in mezzo a tanta negatività.