Almaz Ayana scuote l'Olympic Stadium con una prestazione sensazionale. Titolo olimpico e record mondiale, la piccola etiope corre via, veloce come il vento, e cancella dal libro dei 10.000 la discussa cinese Wang Junxia. 29'17"45, un tempo incredibile, che abbassa di oltre 14 secondi il precedente limite. Gara ad alto contenuto, tanto che la seconda, Vivian Cheruiyot, viaggia sui tempi del vecchio primato, e la terza, la fenomenale Tirunesh Dibaba, coglie il personale e un bronzo di pregio al termine di una lotta spalla a spalla con la keniana Nawowuna. 

Fin dalle prime battute è contesa vera - da meeting - ritmo alto e fila indiana. A dettare i tempi la keniana Nawowuna, alle sue spalle, attenta, Almaz Ayana. Il passaggio ai 1000 metri è notevole. 3'01"53, con un'ulteriore progressione nel secondo chilometro. Il gruppo si sgrana, la nostra Inglese - vittima di un contatto - perde leggermente terreno e non riesce a ricucire sulle prime. L'azzurra si assesta sul suo passo, mentre davanti si forma un trenino di otto, con la Huddle che alza bandiera bianca. Otto atlete africane, con la Chan oggi sotto bandiera turca. 

Lo strappo della Ayana al quinto chilometro, una progressione letale, due-tre giri in 65 secondi che sfiancano Vivian Cheruiyot, la più vicina delle rivali. La Dibaba, esperta, non risponde, ma gestisce la situazione. Rientra così piano piano sulla Nawowuna, mentre davanti la Ayana prosegue, metronomo perfetto. Al suono dell'ultima campana, altro cambio di passo per allontanare ulteriormente il vecchio mondiale. Il cronometro scandisce l'impresa, gli ultimi doppiaggi prolungano l'attesa, ma è record, non di poco. Argento Cheruiyot, bronzo Dibaba, il più grande 10.000 di sempre. 

32'11"67 e trentesima posizione per la nostra Inglese.