Continua il processo di resurrezione sportiva da parte della Spagna, la quale supera anche l'Argentina e conquista in maniera prepotente un posto ai quarti di finale del torneo di basket maschile ai Giochi Olimpici di Rio de Janeiro. Prova di rabbia e di grande attenzione da parte degli uomini allenati da Sergio Scariolo, i quali si stanno mettendo lentamente alle spalle i problemi venuti a galla nelle due precedenti partite.

L'inizio è tutto dell'Argentina con Ginobili e con un Laprovittola promosso nel quintetto titolare: l'esperto giocatore degli Spurs firma due triple in due minuti, ed è 8-0. Dall'altra parte, la Spagna inizia la partita con un paio di giri di lancette di ritardo, ma poi inizia lo show, soprattutto con un Rudy Fernandez in versione cinque stelle extra-lusso: dieci punti in tre minuti per il giocatore del Real Madrid, il quale poi duetta con l'ex compagno di squadra Mirotic per il vantaggio iberico, che aumenta a dismisura anche grazie alla strepitosa difesa. Parzialone di 22-3 quando si arriva agli ultimi due minuti del primo quarto, chiuso con i sudamericani che si riavvicinano grazie ai tiri liberi, per poi essere ricacciati sul 25-15 dal Chacho Rodriguez. L'avvio del secondo quarto conferma la maggiore energia della Spagna, con Scola che prova a spronare i suoi compagni probabilmente ancora stanchi per via del doppio overtime giocato contro il Brasile. Così le Furie Rosse riescono a mantenere un certo margine, anche perchè la difesa continua a lavorare in maniera egregia e nella metà campo offensiva si iscrive alla partita anche Navarro. L'Argentina continua a fare fatica in attacco, si affida a Ginobili ma il resto della squadra non c'è, e così il divario aumenta ancora, fino a fissarsi sul 48-35 di metà gara.

Si torna dagli spogliatoi con Fernandez che riprende il suo show, assistito da un Gasol capace di confezionare cinque punti in un amen, portando i suoi sul primo +20 di serata. Risveglio a dir poco lento per l'Argentina, con il solito Ginobili a marcare da tre punti ma, ancora una volta, con poco altro dal resto del roster. Così la formazione iberica continua a macinare punti e a mantenere il distacco intorno alle venti lunghezze, in modo da garantirsi un ultimo quarto un po' più comodo sul piano del dispendio energetico. Sarà così, perchè nell'unico passaggio a vuoto della formazione di Scariolo in attacco, i sudamericani non si avvicinano se non con un piccolo parziale firmato soprattutto da Laprovittola che vale il -13, ma a fine terzo quarto torna a segnare Fernandez e scava un altro solco. Il numero 8 argentino riprende il feeling con la lunetta, e si va agli ultimi dieci minuti di gara sul 71-57. Il coach spagnolo scongela dalla panchina Calderon, dall'altra parte gli argentini puntano su Mainoldi che risponde subito presente da tre punti, ma non appena il vantaggio iberico rischia di scendere sotto la singola cifra ecco che arriva l'inevitabile accelerazione: sono ancora Gasol e Fernandez a dettare il passo, con Reyes che firma il nuovo +20 che di fatto chiude la gara. Laprovittola è l'ultimo a mollare, ma l'Argentina deve cedere il passo.

SPAGNA - ARGENTINA 92-73 (25-15; 48-35; 71-57)

SPAGNA - Gasol 19, Fernandez 23, Rodriguez 5, Navarro 6, Calderon 6, Reyes 5, Claver, Hernangomez 4, Abrines 2, Llull 10, Mirotic 10, Rubio 2.

ARGENTINA - Scola 7, Ginobili 16, Campazzo 10, Laprovittola 21, Brussino 2, Delfino 1, Delia 2, Nocioni 6, Deck, Mainoldi 6, Garino, Acuña 2.

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