Al Maria Lenk di Rio De Janiero, trampolino dal sapore amaro per Michele Benedetti. L'azzurro vede sfumare il pass finale per soli due punti, preceduto da Jack Laugher. La qualificazione era a portata di mano, ma pesa sul groppone il doppio e mezzo rovesciato raggruppato da 39 punti. Dopo Andrea Chiarabini, fuori quindi anche l'ultimo rappresentante in bianco, rosso e verde.

Gara sempre in pieno controllo di Cao Yuan che accarezza l'acqua in maniera sontuosa, chiudendo con uno score di 489.10. Lo segue il messicano Pacheco (469.60) il quale era anche volato in testa dopo il doppio e mezzo ritornato con un avvitamento e mezzo, valsogli il punteggio di 89.10. Staccati di nulla dalla seconda piazza, Kuznetsov e l'americano Hixon. Sesto l'idolo di casa Castro, chiude le porte Laugher.

L'eliminatoria ci aveva regalato il primo colpo di scena con il cinese Chao He, campione del mondo in carica, fuori dai 18 semifinalisti in seguito ad una batteria di tuffi veramente mediocre. Oggi, la seconda grande sorpresa. Il campione Olimpico in carica, Ilia Zakharov, non agguanta la finale complice un tuffo nullo (preparazione errata dello stesso con entrata in acqua praticamente seduto) ed altri tuffi poco convincenti.

Finale così tutta da vivere e scoprire con Yuan che sembra spedito verso le medaglia d'oro, mentre dietro sarà bagarre spietata.

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Simone Cappelli
Divido la mia conoscenza sportiva tra calcio, tennis e basket. Il rettangolo verde è stato il mio primo amore ma con il tempo non ho saputo resistere al fascino di una schiacchiata in alley-oop ed a un dritto lungolinea. Amo tre giocatori alla follia, uno per sport. Il Re, Roger Federer, il play per eccellenza, Chris Paul ed un improbabile messicano scappato di casa, tale Javier Chicharito Hernandez