Giusto ieri sera, poco dopo la mezzanotte, Thomas Daley accarezzava l'acqua e volava in semifinale con l'irreale punteggio di 571.85. Negli occhi di ogni spettatore, aleggiava ancora il fantastico triplo e mezzo da oltre 100 punti. Primo posto e cinesi avvisati.

Eppure stamattina, le poche ore di riposo dovute all'orario, la pressione di dover per forza far bene e stupire, hanno pesato più del previsto sul britannico. Il bronzo di Londra 2012 scende abbondante in tre delle sei tornate complessive, un macigno eccessivo. L'avvitamento (tallone d'Achille di Tom) regala solo un 54.00 ma è con il 47.25 successivo che compromette una buona fetta di qualificazione. Rende ufficiale la sua eliminazione con un triplo e mezzo indietro da 50.40 all'ultima chiamata.

Si riscatta, invece, il campione messicano Ivan Garcia. Buonissima serie di tuffi per lui che azzecca anche le rotazioni indietro presenti nella parte centrale della gara. Con l'eliminazione del britannico può puntare in alto. Parte bene Boudia, facendo registrare un doppio 86.40, ma con la verticale iniziano i suoi problemi: tre serie di tuffi intorno al 65 che lo vedono in seria difficolta. Ultimo tuffo d'antologia con un pesante 88.20.

Mattatori i due cinesi, Qiu e Chen. Il primo chiude con una media pazzesca di 93.32 a tuffo, mentre il secondo stecca la terza tornata, ma poi pesca dal cilindro un 102.60 da applausi. Menzione per Auffret; il giovane rampante francese è pulito in ogni tuffo e assorbe sempre voti alti. La mina vagante è diventata pericolosa.