Da uno spettacolo all'altro. Da quello della cerimonia inaugurale di mercoledì in un Maracanà pieno e festante per gli eroi della Paralimpiade, a quello cominciato ieri sui vari campi gara. Una festa a cui purtroppo l'Italia non è riuscita a prendere parte, anche se già da oggi - con gli esordi di Federico Morlacchi e Cecilia Camellini nelle gare di nuoto - qualche primo squillo azzurro potrebbe arrivare.

Tuttavia sono arrivate tante belle indicazioni, soprattutto dalla piscina, con le finali centrate da Xenia Palazzo (100 dorso S9, dominio Firth), Emanuela Romano (100 dorso S6), Alessia Berra (100 farfalla S13) e Giovanni Sciaccaluga (200 stile S4). Per gli ultimi tre anche la gioia del primato italiano. Nell'atletica rimane giù dal podio Oney Tapia (getto del peso T11/T12), fuori dalle semifinali Arjola Dedaj (100 metri T11). Brava anche Jenny Narcisi, la cui avventura nell'inseguimento individuale C4 (ciclismo su pista) finisce purtroppo al primo turno, ma è da applausi comunque l'azzurra, che ha corso con ancora ben impressi i segni della brutta caduta rimediata due giorni fa, costatole un occhio nero e un trauma cranico.

Chi ha fatto invece il pieno di metalli è stata la Cina, che vola in testa al medagliere con 20 medaglie di cui 7 d'oro.

Nuoto (qui per il riepilogo completo della serata) - Atmosfera da brividi all'Aquatic Stadium. E non poteva essere diversamente, dal momento che in acqua c'era il beniamino di casa Daniel Dias. E il fuoriclasse verdeoro ha prontamente risposto all'appello. A modo suo: oro e record del Mondo nei 200 metri stile libero categoria S5, per il primo dei suoi titoli che insegue nelle vasche di casa. A proposito di fuoriclasse, non finisce mai di stupire il cinese Thao Zheng: il nuotatore privo di entrambe le braccia, distrugge la concorrenza nella prova di dorso categoria S6 e firma il back to back dorato dopo il trionfo di Londra. 

In campo femminile, le luci della ribalta sono tutte per Lakeisha Patterson: la giovane aussie, infatti, è la nuova regina dei 400 stile libero categoria S8, interrompendo così il dominio di Jessica Long iniziato nel 2004 ad Atene e protrattosi anche a Pechino e Londra. Per la fortissima americana è arrivata comunque la medaglia d'argento, ennesimo metallo di una carriera fenomenale. E nessun appellativo migliore di fenomeno può addirsi a Zulfiya Gabidullina, capace a 50 anni di trionfare nei 100 metri stile libero S3, con la ciliegina sulla torta del ritocco al suo stesso primato del mondo, migliorato di ben 3". Chapeau!

Atletica leggera (clicca qui per i risultati completi) - In attesa del rendez vous fra uomini e donne jet di stasera (con Johnnie Peacock che ieri ha già lanciato segnai, subito raccolti dal neozelandese Wallace per una sfida che si preannuncia scintillante), ieri l'atletica ha eletto i suoi primi campioni Paralimpici. E festeggia subito il Brasile, grazie a Ricardo Costa De Oliveira, vittorioso nella prova di salto in lungo riservata ad atleti con disabilità visiva (T11). Argento invece per Odair Santos nei 5000 metri T11. 

Al femminile, qualificazione alle semifinali per l'attesissima Terezinha Guillhermina chiamata a difendere l'oro di Londra nei 100 metri T11. Compito arduo per la 37enne brasiliana, vera e propria donna copertina. Rispondono presente in batteria anche le attese sorelle McFadden. Storia incredibile quella di Hannah e Tatyana, entrambe adottate da una madre single - Deborah Mc Fadden - nata in Albania la prima, a San Pietroburgo la seconda. Insieme han gareggiato in batteria e insieme proveranno a salire sul podio nella categoria T54.

Ciclismo su pista (clicca qui per i risultati completi) - Sarah Storey entra nella leggenda come la più titolata atleta paralimpica della Gran Bretagna: con il titolo conquistato ieri nella prova di inseguimento individuale classe C5, la Storey ha infatti messo in carniere la dodicesima medaglia d'oro della sua carriera.