Il Comitato Olimpico Internazionale (CIO) ha ratificato ieri, in un'apposita riunione, svoltasi a Lima, in Perù, gli accordi presi nelle scorse settimane con Parigi e Los Angeles. Alla capitale francese sono stati infatti assegnati i Giochi Olimpici del 2024, mentre la città californiana è stata designata con larghissimo anticipo come sede della competizione a cinque cerchi del 2028.

Una soluzione di compromesso, che soddisfa tutte le parti in causa, eccezion fatta per Budapest, terza e ultima candidata bocciata, con Parigi che riconquista le Olimpiadi a un secolo esatto dall'ultima volta, e Los Angeles che si assicura la possibilità di ospitarle, senza dover attendere un altro quadriennio, tra dubbi e colpi di scena in agguato. La decisione del CIO giunge al termine di un percorso di selezione estremamente travagliato, che aveva visto tirarsi fuori nell'ordine le città di Boston, Amburgo e Roma, inizialmente candidate, poi autoesclusesi dalla corsa per motivi di sostenibilità finanziaria. Ad approfittarne, Parigi e L.A., che succederanno dunque a Tokyo (2020) come sedi di svolgimento dei Giochi Olimpici estivi. L'assegnazione di ieri ha rappresentato una mera formalità, perchè gli accordi presi erano stati resi pubblici da tempo. Eppure, per Parigi la soddisfazione è enorme, anche perchè la Ville Lumiere era stata respinta nelle sue candidature più recenti, nel 1992 (quando fu premiata Barcellona), nel 2008 (Pechino), e nel 2012 (Londra), mentre Los Angeles riporta i Giochi negli Stati Uniti a trentadue anni di distanza dall'ultima volta (Atlanta 1996), e a quarantaquattro dall'edizione del 1984 (sempre a L.A.). Mentre in California avranno ora tutto il tempo per stilare un progetto all'avanguardia per la messa a disposizione degli impianti, in Francia dovranno invece affrettarsi. Al momento, lo Stade de France di Saint-Denis pare essere la struttura più adatta a servire da Stadio Olimpico, mentre dovranno essere ancora edificate le strutture per il nuoto. Il Beach Volley si svolgerà all'ombra della Tour Eiffel, la prova su strada di ciclismo si concluderà intorno all'Arco di Trionfo, mentre l'equitazione troverà spazio nei dintorni del Castello di Versailles. Ancora da decifrare le acque del nuoto di fondo, della vela e di altri sport come canottaggio e simili: si parla della Senna, ma solo dopo un'attenta valutazione delle acque del fiume. 

Il costo relativo alla costruzione e ristrutturazioni degli impianti dei Giochi parigini è stimato intorno agli 892 milioni di dollari, cifra a cui vanno aggiunti finanziamenti privati. Entusiasta il sindaco di Parigi, Anne Hidalgo: "E' un momento davvero molto emozionante - le sue parole, riportate dall'agenzia di stampa Associated Press - siamo tutti uniti, finalmente. E non è un'evenienza tanto comune in Francia, così come in altri Paesi". Soddisfatto anche il primo cittadino di Los Angeles, Eric Garcetti: "La giornata di oggi rappresenta una rivoluzione radicale, generalmente avevamo due o tre comitati organizzatori costretti a piangere in un angolo, e solo un glorioso vincitore. Ci sono troppi sconfitti in questo mondo, troppe persone che vedono frantumarsi i loro sogni. Oggi abbiamo costruito un modello che può essere diverso". La soluzione combinata - quella di assegnare due edizioni consecutive dei Giochi a due città, secondo un accordo predeterminato - ha però rappresentato una soluzione a un problema contingente. Venute meno Boston, Amburgo e Roma, il presidente del CIO Bach si è trovato a dover fronteggiare le forti candidature di Parigi e Los Angeles, con i californiani in pressing per essere stati costretti a dichiararsi eleggibili in corsa, solo in un secondo momento (dopo la rinuncia dei connazionali di Boston). Contesa risolta in modo salomonico, garantendo alla prima candidata in ordine cronologico i Giochi del 2024, rimandando invece - ma con i crismi dell'ufficialità - la seconda, nell'ambito di una soluzione condivisa che potrebbe essere riproposta tra una decina d'anni, quando bisognerà prendere in considerazione la sede delle Olimpiadi del 2032, oggi più che mai lontanissime.

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Andrea Russo Spena
Laureato in giurisprudenza, con una passione senza confini per lo sport. [email protected]