Si chiude senza medaglie la seconda giornata europea per l'Italia del nuoto. La piscina tedesca respinge le ambizioni azzurre. Dopo la scorpacciata d'esordio, con lo splendido argento di D'Arrigo e gli squilli in staffetta, un passo indietro a livello di finali. La 4x100 mista mista, approdata all'ultimo atto con il miglior tempo, non trova lo spunto per gareggiare, se non con la fortissima Gran Bretagna (nuovo record del mondo in 3:44.02), almeno con Olanda, Russia e Germania. Sottotono soprattutto Di Liddo. 

Nei 50 delfino, al femminile, trionfo annunciato per Sarah Sjoestroem, 24.98, davanti a Ottesen e Halsall. Splendida Silvia Di Pietro. L'azzurra timbra il nuovo record italiano, migliorando sensibilmente il tempo della semifinale. 25.78 per lei. Bene, nella stessa gara al maschile, anche Codia. Serviva il suo miglior crono per salire sul podio dei 50, ma il 23.37 fissato da Piero vale comunque una conferma a livello continentale. Sesta piazza nella gara dominata dall'eleganza del francese Manadou e dalla sorpresa Tsurkin, ex aequo a 23.00. Govorov si peggiora ed è solo bronzo, in un altro ex aequo con Proud. 

I 100 rana premiano la crescita continua del britannico Peaty, unico sotto i 59. Doppietta con il connazionale Murdoch, mentre il bronzo è del lituano Titenis. Ai piedi del podio il grande Gyurta. Finale modesta quella dei 200 dorso donne. Oro alla spagnola Da Rocha Marce, brava a gestire le quattro vasche, respingendo l'iniziale assalto della Baumrtova. Zofkova crolla e chiude malamente in 2:13.49. 

Applausi invece per il giovane Mencarini. Continua il suo progresso nel dorso. Il 54.57 di Berlino vale il sesto posto, in una finale dominata da Walker Hebborn, 53.32, fantastico nel rintuzzare la consueta virata di Stravius. 

SEMIFINALI: L'Italia accoglie una nuova stella. Arianna Castiglioni, classe '97, segna il secondo tempo assoluto nei 100 rana. 1:07.31, chiudendo prima nella seconda semifinale, dietro solo all'inarrivabile danese Pedersen. Fuori invece Giulia De Ascentis. L'orgoglio del campione trascina Filippo Magnini in finale nei 200 stile libero. Un guizzo che costa caro a Andrea Mitchell D'Arrigo. Un centesimo divide i due azzurri, 1:47.93 per Filippo, e quel centesimo determina l'ultimo piazzamento utile. Miglior crono per Paul Biedermann, 1:46.69.

Poca gloria nei 100 stile femminili. Ferraioli e Galizi nuotano ampiamente sopra i 55 e lasciano il passo con qualche rammarico. L'olandese Heemskerk, 53.66, lancia il guanto di sfida alla svedese Sjoestroem, oggi in controllo. Conquista invece la finale dei misti Federico Turrini. Netto progresso rispetto al mattino per l'azzurro, 1:59.80. L'uomo da battere è ancora Laszlo Cseh.