L'Italia si ferma lì, a un passo. Due decimi dietro agli Stati Uniti, giù dal podio, scalato due anni fa fino alla seconda piazza. Quarti, lontani da Francia e Russia. Volano loro, con Morozov e Manadou, fino al tripudio transalpino al tocco di Metella, a noi non basta un Orsi da 45"39, con un cambio al centesimo con Dotto. A Magnini non riesce l'ennesima rimonta e la prima giornata nelle acque di Doha si chiude per i nostri colori senza l'acuto iridato. Zero medaglie, tante controprestazioni. La 4x100 si gode il record italiano, 3'05"79, con qualche rammarico. 

La giornata assume tinte ideriche. Mireia Belmonte Garcia sconvolge l'ordine della vigilia e batte due volte, con medesimo schema tattico, l'esuberante magiara Hosszu. Per due volte timbra il nuovo primato del mondo, piegando la forza della rivale all'intelligenza. Nei 200 delfino, gara dura, che nulla concede, Mireia resta staccata per 150 metri, poi coglie la fatica di Katinka e cambia passo, azzannando la rivale. 1'59"61 al tocco. Quinta un'ottima Polieri in questa gara. Altro progresso per l'azzurra, 2'05"52 al traguardo. La seconda disfida tra Hosszu e Belmonte ha luogo nei 400 misti. Una frazione a delfino in equilibrio. L'ungherese crea ampio margine nell'amato dorso, ma annaspa a rana, prima di naufragare a stile. 4'19"86 per una straordinaria Belmonte. Chiude il podio la britannica Miley. 

Nei 200 stile libero si impone il sudafricano Chad Le Clos. Il re del delfino allarga gli orizzonti anche a stili differenti. 1'41"45 per reprimere le voglie del talento Izotov e di Ryan Lochte. Si spegne nel finale il campione di Berlino Stjepanovic. 

Ultimo primato di giornata quello dell'Olanda nella 4x200 femminile. Un quartetto perfetto, aperto splendidamente dalla Heemskerk e chiuso dalla Van Rouweendal. 7'32"85, nettamente al comando, davanti a Cina e Australia. Male la Svezia. 

Semifinali 

Livello stellare nei 50 rana al femminile. Ruta Meilutyte piazza una pietra importante, portandosi a un centesimo dal record del mondo, 28"81, lanciando un segnale alla giamaicana Atkinson. Nei 100 dorso ci prova Arianna Barbieri, con un passaggio più veloce del consueto, ma crolla nella seconda parte di gara, chiudendo col peggior crono delle semifinali, 58"50. La Hosszu, affaticata dalle numerose gare, controlla in 56"65. Meglio di lei Zevina e Seebohm. 

Tredicesimo tempo totale e niente finale per Fabio Scozzoli nei 100 rana. L'azzurro scende leggermente rispetto al mattino, ma il suo 57"74 non basta in un contesto di alto livello. Spaventoso Peaty a 56"43. Prigoda unico ad accompagnarlo sotto i 57"00. Il delfino si conferma casa di Le Clos. Passeggia nei 100, forzando solo nella prima parte di gara. Lascia comunque a quasi mezzo secondo D'Orsogna (49"25 - 49"69). Più indietro Hagino e Lochte. Nel dorso, compito non facile per Grevers. Larkin presenta il biglietto da visita in semifinale, con un eloquente 49"62, unico sotto i 50"00.