Sarah Sjoestroem è bellissima, regale nella sua progressione, Ranomi Kromowidjojo deve inchinarsi, battuta. 53"00 nei 100 stile libero, record dei campionati, un'altra prestazione superba della svedese volante, già prima nei 50 stile e nei 100 delfino. La gara regina intriga la scandinava, ben più dei 200, distanza della Pellegrini. Il duello con l'azzurra è atteso per quest'oggi, forse non a Kazan. La Pellegrini, nei 100, tocca a 54"42, 11 centesimi dietro alla Ferraioli.

Ruta Meilutyte vince i 50 rana, ma il crono non è sensazionale, perché la lituana paga qualcosa nel finale (30"07). Primato nazionale della Carraro, 31"00.

Secondo record italiano per Elena Gemo. Nei 100 dorso, l'azzurra timbra un significativo 1'00"22 - 3 centesimi meglio del limite precedente di Arianna Barbieri - e respinge Dawson e Zofkova. Nella stessa gara, al maschile, 54"15 di Sabbioni.

La statunitense Adams brucia la magiara Jakabos nei 200 delfino (2'07"52 contro 2'07"93), tra gli uomini si impone Bernek. L'Italia sorride nei misti. Nei 400, la gara più massacrante, Stefania Pirozzi prima lascia sfogare la Jakabos, indebolita dalla gara a delfino, e poi esce di prepotenza a rana, prima della chiusura a stile. 4'40"00 per lei. Turrini anticipa, invece, un ottimo Giorgio Gaetani.

Gara modesta quella dei 200 stile libero al maschile. 1'47" alto per Verschuren, azzurri nel limbo della mediocrità, il migliore è Lestingi sopra l'1'48.

Da segnalare, infine, i 50 rana, sempre al maschile. Le buone indicazioni del mattino non trovano riscontro al pomeriggio. Scozzoli è ultimo, 27"89, Di Lecce peggiora, l'unico all'altezza è Ossola, 27"51, secondo davanti a Toniato. Si impone Van der Burgh, 27"01, record dei campionati.