Adesso è anche ufficiale: Federica Pellegrini non parteciperà alle gare di dorso (i 200 metri la distanza più testata negli ultimi tre anni) dei mondiali di nuoto in vasca lunga a Kazan, Russia. La campionessa veneta si cimenterà invece nei 100 stile libero, oltre a cercare l'ennesimo exploit nella "sua" gara, i duecento metri, in cui ha negli anni conquistato un numero impressionante di medaglie d'oro tra Olimpiadi, Mondiali ed Europei.

Nella ormai lunga carriera della Pellegrini è facile individuare un punto di svolta, tra i tanti comunque affrontati dall'azzurra. Si tratta dell'estate del 2012, Giochi Olimpici di Londra. La delusione per un rendimento al di sotto delle aspettative e delle sue straordinarie doti induce Federica a cambiare rotta: sceglie di vivere un anno diverso dal solito, dedicandosi al dorso e staccando dalla routine dei 200 e 400 stile libero, oltre che dalla pressione che ne derivava. L'argento mondiale di Barcellona 2013 e l'oro europeo di Berlino 2014 hanno restituito così al panorama natatorio internazionale una Pellegrini ancora capace di gareggiare ad altissimi livelli, nonostante la concorrenza fosse nel frattempo aumentata per quantità e qualità. La scelta di dedicarsi al dorso ha probabilmente consentito a questa eccezionale atleta di liberarsi da tensioni e pressioni eccessive persino per una fuoriclasse come lei. 

Nel frattempo Federica ha anche portato a compimento il suo processo di maturazione tecnica, rinunciando a gareggiare nei 400 stile libero, distanza sulla quale è stata anche oro mondiale nel 2011 a Shanghai e prima ancora a Roma 2009. L'addio a quella che è sempre stata la seconda gara della sua carriera è stato fortemente voluto dalla Pellegrini stessa, nonostante qualche indicazione in senso contrario proveniente dai suoi allenatori. Il nuovo orizzonte tecnico - con tutta probabilità l'ultimo - che la accompagnerà sino alle Olimpiadi di Rio de Janeiro è stato delineato in maniera nitida in questo 2015. Gli ottimi tempi fatti registrare nei 100 stile, già in buona misura annunciati nelle ultime staffette 4X100, lasciano ora presagire un finale di carriera maggiormente incentrato sulla velocità pura piuttosto che su distanze più lunghe, peraltro mai troppo amate dalla Divina.

Cosa attendersi dunque dai Mondiali di Kazan e dalle gare della prossima settimana? Impossibile fare pronostici sul piazzamento finale e sui tempi delle avversarie. Ciò che si può immaginare è invece una Federica diversa nella conduzione dei 200 stile libero. Da sempre eccezionale ed insuperabile nelle ultime due vasche (in particolar modo nei 50 metri conclusivi), la Pellegrini potrebbe mostrare un atteggiamento più "aggressivo" già dalle prime due tornate, anche in virtù dell'oggettiva difficoltà di rientrare sulle più scattanti Heemskerk e Franklin. Difficile pensare alla lotta per una medaglia nei 100 metri, anche a causa della sostanziale sovrapposizione con la staffetta 4X200 stile libero. Rimane tuttavia interessante seguire questo passaggio tecnico della carriera di Federica, soprattutto in vista delle Olimpiadi di Rio della prossima estate.