Continua l'avventura iridata del Settebello. Spalle al muro, la Nazionale di Campagna trova la giusta reazione per allontanare una precoce eliminazione. Gli azzurri piegano il Canada e approdano ai quarti di finale, dove ad attendere l'Italia c'è la temibile Ungheria.

Il Canada non può spaventare un gruppo di spessore come quello azzurro, ma il doppio stop nel girone porta in dote dubbi e paure. L'Italia paga le sconfitte con Grecia e USA e l'inizio contratto ne è testimonianza. C'è una maggior attenzione in fase difensiva, ma il gioco non scorre in modo naturale. Si segna poco o nulla ed è soprattutto lotta fisica. Nella partita di non ritorno sono i senatori a indicare la via. Tempesti è monumentale, chiude la porta a ogni offensiva, annulla due rigori canadesi, Figlioli costruisce e rifinisce, di fatto trascinando i compagni più giovani e meno abituati a gare da dentro-fuori.

Gitto apre la scatola in superiorità, Giorgetti arma il braccio da fuori. Il doppio vantaggio non ferma però l'avanzata canadese. Torakis rimette in bilico la partita, Aicardi garantisce un intervallo tranquillo. Il Settebello non riesce a scrollarsi di dosso avversari e timori e, al centro, concede la seconda segnatura al Canada. L'ultimo squillo dei nostri rivali accende gli azzurri. Tra terzo e quarto tempo lo strappo che spacca la partita. Giorgetti concede il bis, Figlioli è un fuoriclasse.

Il secondo gol di Gitto vale il 62, Baraldi è un leone, si divincola e mette a referto il +5. Il finale è di Tempesti e di Velotto, il Canada sfuma all'orizzonte, tocca all'Ungheria.