L'Italia di Sandro Campagna sbatte sul muro serbo e crolla al cospetto di una nazionale di enorme spessore. L'impatto con la partita è devastante, è lì, nei primi minuti, che si manifesta con forza la differenza che separa il Settebello dai campioni d'Europa. Uno scarto d'esperienza, d'abitudine a sfide di questo livello, di rodaggio, un concentrato che rende il primo tempo un massacro.

Il braccio azzurro non morde, le incertezze offuscano mente e carattere del Settebello. Per tre volte, nei primi minuti, la palla scivola dalle mani dei nostri alfieri, con la Serbia che ringrazia e scaglia montanti che scuotono la piscina di Kazan. 10-6 il punteggio finale, frutto di una tardiva reazione italiana e di una gentil concessione serba. I nostri avversari mettono in cassaforte la partita, digrignano i denti, poi rallentano, perchè all'orizzonte c'è una finale mondiale con la Croazia.

La traversa di Giacoppo in avvio illude il Settebello, è il preludio alla scarica serba. Prlainovic, fenomeno di casa al Recco, porta avanti la Serbia con Giorgetti nel bozzetto. Di Fulvio sbatte su Mitrovic, l'Italia si addormenta e in ripartenza Cuk mette comodamente alle spalle di Tempesti. Il portierone azzurro chiede calma, Campagna è una furia, ma il tracollo è alle porte. Lob di Stefan Mitrovic con l'Italia sorpresa al centro, mancino di Mandic, 4-0 al primo intervallo.

Giorgetti, dalla zona di mezzo, apre la scatola, ma Mitrovic surclassa Presciutti e infila sopra la testa di Tempesti. Botta e risposta che spegne il sussulto azzurro. Gocic, il capitano, segna il +5, con l'ennesima fuga serba. Solo un gioiello di Di Fulvio muove il tabellino italiano, perché il finale è ancora della Serbia. Jaksic e Mitrovic, sciocchezza di Presciutti in fase di ripartenza nell'occasione, ampliano la forbice. 8-2. 

Fondelli trova il primo gol iridato nel 3° tempo, Baraldi si batte, ma è evidente il passo indietro della Serbia, occupata a gestire, senza eccessivi sforzi, la partita. L'Italia conquista il primo parziale, 2-1, ma è poca cosa per quanto visto. Aleksic gode di grande libertà e apre gli ultimi otto minuti con la botta centrale del 10-4. Chiusura per il Settebello, con il docile pallonetto di Fondelli e la bella idea di Giorgetti per il puntuale Luongo. Due reti che rendono meno amaro il finale. Partita mai in discussione. 10-6 Serbia.