La prima da dentro-fuori, la prima senza margine d'errore. Dopo un girone ai limiti della perfezione - colorato dal successo sulla Spagna - il Setterosa si siede al banco di prova greco e la risposta è forte, fragorosa. Parole e musica di Tania di Mario - campionessa che scherza col tempo e illumina l'acqua di Belgrado - di Giulia Gorlero - saracinesca umana - di un gruppo perfettamente orchestrato dal Ct Conti, unito per un obiettivo. 10 gol, una difesa compatta, la sensazione di consapevolezza che va via gonfiandosi col passare dei turni e dei minuti. Ora la semifinale, un ulteriore chiamata verso il trono continentale. 

Il Setterosa parte con buon piglio, Frassinetti guadagna l'espulsione al centro, ma Emmolo non trova lo spazio per far male. Il gol - il primo della partita - arriva poco dopo, con una sventola da fuori di Garibotti. La tensione congela il gioco di entrambe le rappresentative, fioccano le irregolarità in fase di attacco. L'Italia si aggrappa a Gorlero, ringrazia il legno che stoppa Asimaki e sfiora il raddoppio con Bianconi e Garibotti. In chiusura, serve una copertura di squadra per sopperire all'uscita di Tabani. 1-0 Setterosa al primo intervallo. 

La seconda rete - in superiorità  - in avvio di secondo. Aiello costringe Tsoukala al fallo grave, Queirolo concretizza. La palla cade al centro con maggior continuità e le azzurre incappano spesso nella sanzione arbitrale. Caricata di falli, la nostra Nazionale mostra grande carattere. Gorlero dirige le compagne e dall'altra parte è Di Mario ad accendere la luce. Lob magnifico allo scadere dell'azione offensiva. Palla che cade, morbida, all'angolo basso. 3-0. Gorlero cancella la quarta superiorità greca e Di Mario con un tracciante mette la palla tra palo e portiere. 4-0. 

La Grecia si sblocca solo in avvio di terzo parziale. Disattenzione azzurra e rigore trasformato da Roumpesi, con Gorlero fuori causa. Il tentativo di rientro si ferma al cospetto del duo Garibotti - Radicchi. Arianna si alza sull'acqua, finta la conclusione e apre per la compagna, perfetta nel mettere in diagonale sul palo lungo la sfera. Manolioudaki risponde - 5-2 - e l'Italia cede a qualche nervosismo di troppo. La sassata dal perimetro di Garibotti ristabilisce le distanze e fermo il momento negativo. Gorlero chiude poi la porta a E.Plevritou per sancire l'allungo.  

L'uno-due che inaugura gli otto minuti conclusivi spegne le residue energie elleniche. Radicchi piazza la zampata con una bordata che schizza sull'acqua e decolla verso la porta avversaria, Bianconi finalizza una perfetta circolazione con l'uomo in più. 8-2 Italia. Una pennellata d'artista di Tania Di Mario esalta il pubblico presente. Si prende il fallo e scherza la Grecia con una conclusione che trova il suo fine sul legno. La palla bacia il montante ed entra in rete. Ammirazione visibile. 9-2. Gorlero si salva in una prima occasione, ma a meno di quattro minuti dal termine, deve cedere il passo a Roumpesi. Bella staffilata - con spazio - che si infila sotto il braccio del numero uno azzurro. Lo scambio di cortesie tra Radicchi e Roumpesi chiude definitivamente una partita in archivio da tempo.