Il pomeriggio londinese si conferma di color azzurro. Dopo l'assolo di Gabriele Detti nei 400, arrivano altre due medaglie a scolpire la giornata. Medesima gara, staffetta 4x100 stile, diverso lo svolgimento. Il quartetto femminile deve opporsi alla fuga della Sjoestroem, con la Svezia che acquista, fin dal via, ampio vantaggio. L'Olanda, a centro vasca, risale, confermando una forza di squadra senza eguali. La frazione così così della Pezzato (bene in precedenza la Ferraioli, in prima discreta la Di Pietro) costringe la Pellegrini agli straordinari. Federica accusa il colpo ai 50, quando la Bonnet vola e tocca terza, con la Svezia a contatto. Il ritorno è però affare della divina. Riemerge sublime, salta la Francia e oscura la Svezia, è argento, con la Kromowidjojo e l'Olanda all'oro. 3'33"80 per il titolo, Italia a 3'37"68, poi Svezia e Francia. 

Al maschile, invece, è corsa di testa per la nostra nazionale. Dotto stampa un sontuoso 48"03, Leonardi si difende da Manadou, Boffa regge l'urto. La Francia sopravanza l'Italia in terza, ma Magnini è a contatto. Manca, a Pippo, lo smalto dei giorni d'oro, non certo il carattere. Stremato, regge e conserva la posizione, con il Belgio a rinvenire, per il bronzo, sulla sorprendente Grecia. 3'13"48 Francia, 3'14"29 Italia, un centesimo davanti al Belgio. 

Un'altra finale nel lunedì inglese. Katinka Hosszu spazza l'acqua nei 400 misti. La lady di ferro segna il nuovo record dei campionati, abbassa il crono del mattino e chiude in 4'30"90. Alle sue spalle, un'ottima Miley, con la Jakabos a completare il podio. Quinta, con gara di rincorsa dopo un delfino di livello non eccelso, Carlotta Toni. Non c'è un progresso in termini cronometrici, ma l'esperienza è comunque positiva. Non soddisfatta la Trombetti. 4'41"03 per lei, 4'40"76 per la Toni. 

Semifinali - La Halsall accende la battaglia nei 50 delfino al femminile. La britannica segna il miglior tempo, 25"35, sette centesimi davanti alla Sjoestroem. Ad insidiare le due, Ottesen e Kromowidjojo. Al maschile, Govorov annienta la concorrenza. 22"73, il più vicino dei rivali è Proud, 23"42. Ottimo Codia, 23"55, fuori Rivolta, 24"00. 

Nei 100 dorso U, Christou conquista la prima semifinale in 53"36, con Sabbioni che scende a 53"86 e si candida per una medaglia. Tra i due si instaura poi Tarasevich, 53"70. Fuori pezzi da novanta come Kawecki e Walker Hebborn, contro-prestazione di Ciccarese. 

Nei 200 dorso, questa volta al femminile, la Zevina domina in 2'08"66, mentre la Hosszu - con nelle braccia la fatica dei misti - si accontenta di chiudere al comando la seconda semifinale (2'09"98). Dispiace per Margherita Panziera. L'azzurra è a lungo in corsa per un piazzamento d'elite, ma sbaglia completamente l'ultima virata e per una manciata di centesimi saluta la finale europea. 

A completare il quadro, il fenomenale Adam Peaty. La rana è territorio con un padrone definito, specie nei 100. Il britannico firma un significativo 58"74. Murdoch, secondo, arriva a 59"67. Approda in finale il nostro Toniato, 1'00"48 (5°), mentre Scozzoli conferma i problemi tecnici. 1'01"14, un centesimo di troppo.