L'ultimo squillo azzurro nella vasca di Londra arriva dalla 4x100 mista femminile. Senza la Pellegrini, l'Italia raggiunge comunque il secondo gradino del podio, grazie a Zofkova, Carraro, Bianchi e Ferraioli. La nostra nazionale paga dazio in avvio, rientra con la Bianchi a delfino (un buon 50, qualche patema nel finale) e conquista l'argento grazie alla performance a stile della Ferraioli, brava a bruciare la Seppala. 4'00"73 per le azzurre, davanti una straordinaria Gran Bretagna. 

I britannici concedono il bis anche a livello maschile. A spezzare la gara il mirabolante Peaty. La sua rana incide in modo significativo e permette ai compagni di controllare nelle due successive frazioni. Scott può quindi osservare, senza eccessivo timore, il mulinare prepotente di Manadou. La Francia termina alle spalle della Gran Bretagna, terza è l'Ungheria. L'Italia, quarta al tocco, viene squalificata, per un cambio anticipato tra Codia e Dotto. Luca è l'unico all'altezza, mentre deludono Sabbioni, Toniato e Codia. 

Ranomi Kromowidjojo domina i 50 stile. 24"07, record dei campionati, per regolare Halsall e Ottesen. Sesta la Di Pietro, 25"08. Buona la posizione, non eccezionale il crono. Al maschile, sigillo di Manadou. Il francese non trova un abbrivio perfetto, ma riesce comunque a precedere Govorov. Dotto firma un discreto 22"07. 

La vasca secca della rana premia Jennie Johansson. La svedese conquista la medaglia d'oro in 30"81. 

Un pizzico di rammarico per Alessia Polieri. L'azzurra paga l'atmosfera da finale e soffre un diverso contesto di gara. A centro-vasca si fa sul serio fin dalle prime bracciate e la Polieri non riesce a proporre un delfino fluido. La Hentke beffa per un centesimo la Szilagyi, con Alessia che chiude quinta, lontana dal tempo della semi. Pass per Rio comunque già in cassaforte. 2'08"34 Polieri. La Pirozzi attacca nei primi 100, ma soffre poi il ritorno. Settima al termine, sotto i 2'10. 

A completare il quadro i 400 stile D. La Kapas si conferma donna del mezzofondo. 4'03"47 per l'ungherese, un tempo di assoluto valore. Sul podio, Carlin e Belmonte. La De Memme è quarta, lontana però dal bronzo (4'08"13), più indietro la Carli.