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Nuoto, Phelps balbetta ad Austin. Sun Yang sparisce a Santa Clara

Ultime gare per lo Squalo di Baltimora prima dei Trials di Omaha. In California fugace ma significativa apparizione di Sun Yang.

Nuoto, Phelps balbetta ad Austin. Sun Yang sparisce a Santa Clara
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Di Andrea Russo Spena

Non sono state due tappe di avvicinamento lineari quelle di Michael Phelps, lo Squalo di Baltimora tornato in acqua negli ultimi mesi, e del redivivo Sun Yang, di nuovo in circolazione dopo Kazan 2015, nella preparazione alle prossime Olimpiadi di Rio de Janeiro. Mentre l'americano si è esibito a Austin, Texas, nell'Acquatics Elite Invite (ultima prova prima dei Trials a stelle e strisce in programma dal 26 giugno al 3 luglio a Omaha, Nebraska), il cinese si è fatto vedere invece alle Pro Series di Santa Clara, California. 

AUSTIN 

La parentesi texana di Michael Phelps è iniziata con una buona prestazione nei 100 metri stile libero, non la specialità della casa, con un buon tempo di 49.49, davanti di un solo centesimo al connazionale Conger e due decimi meglio dell'altro americano Nolan. Beffato invece nei 100 farfalla, gara in cui è stato a lungo imbattuto in carriera: il crono dello Squalo di Baltimora si è fermato sul 51.65, sette centesimi più alto di quello fatto registrare dal nuotatore di Singapore Joseph Schooling. Ancora peggiore la prestazione del plurimedagliato olimpico nei 200 stile libero, gara in cui è finito addirittura quarto, peggiorandosi di mezzo secondo rispetto a quanto nuotato nella prima parte di stagione. 1'48"73 il tempo di Phelps, preceduto da  Haas (1:47.86), Smith (1:47.97) e Youngquist (1:48.48), che costringerà il nuotatore americano a cercare nella serie di gare dei Trials di Omaha un posto nella staffetta 4X200 a stelle e strisce. Sulla stessa distanza, ma al femminile, la sua compagna di allenamenti Allison Schmitt ha fatto meglio di Melissa Franklin, chiudendo in 1:56.87 contro l'1:57.78 della connazionale, nettamente prima invece nei 200 dorso (2:09.45).

SANTA CLARA 

In California si è rivisto invece Sun Yang, che ha destato sensazione nei 200 e nei 400 stile libero, prima di abbondonare le Pro Series per i 1.500, gara nella quale non gareggiò (a sorpresa) neanche lo scorso anno ai Mondiali di Kazan, lasciando via libero a Gregorio Paltrinieri per uno splendido oro. Il cinese ha fatto segnare un clamoroso 1:44.82 nei 200 davanti all'americano Connor Dwyer (1:45.41), nella stessa giornata in cui l'australiano Mitchell Larkin chiudeva primo i 400 misti con il crono di 4:17.35. Sun Yang ha poi replicato con il secondo tempo stagionale nelle batterie dei 400 stile libero (3:43.55), per poi saltare la finale, vinta dallo statunitense Connor Dwyer in 3:46'09 davanti al canadese Ryan Cochrane (3:50.31). Neanche disputati dal cinese invece i 1.500 stile libero, con la sensazione che il feeling tra il mezzofondo il suo esponente più rappresentativo (quantomeno nell'ultimo quinquennio) si sia rotto. Nella velocità pura ecco spuntare l'olimpionico dei 100 s.l. Nathan Adrian, che si impone nei 50 davanti al connazionale Ervin e all'australiano Magnussen. 

MARE NOSTRUM (MONTECARLO) 

Nella rassegna di Montecarlo Mare Nostrum si rivede infine il sudafricano Chad LeClos, altro oro a Londra 2016, che nei 200 stile libero si arrende solo al tedesco Paul Biedermann (1:49.28 contro 1:46.71), ma domina nei 100 farfalla in 51.58. Impressiona ancora l'ucraino Govorov, già protagonista agli ultimi Europei, che vola sia nei 50 stile libero che nei 50 farfalla (rispettivamente con i tempi di 21.62, terzo crono mondiale stagionale, e di 23.30).