A Civitavecchia - nell'ultimo test prima della rassegna a cinque cerchi - il Settebello supera di misura la Serbia e si conferma in buona condizione in vista del torneo olimpico. La squadra di Campagna dirige le operazioni fin dalle prime battute, guadagna vantaggio in chiusura di terzo tempo e paga qualcosa solo negli ultimi minuti, quando la Serbia si porta, minacciosa, a una sola rete di distanza. 10-9 il finale, soddisfatto il tecnico azzurro. 

L'Italia parte con le giuste coordinate, cinica in difesa, puntuale in attacco. Del Lungo - tra i pali nei primi due tempi - si oppone bene alle iniziative della Serbia, Nora, col mancino, concretizza la superiorità, sfruttando l'ottimo lavoro a centro-area di Aicardi. Il raddoppio è di Gallo, l'altro mancino, bravo a perforare B.Mitrovic. Gli azzurri chiudono i primi otto minuti senza incassare reti. La sfuriata di Savic sveglia la Serbia, il Settebello sbatte contro il muro di difesa altrui e deve accontentarsi delle soluzioni da fuori. Quella di Gitto trova il fondo della rete, ma la Serbia è a contatto grazie a Mandic. Due sberle e 3-2 all'intervallo lungo. 

Il terzo parziale, con Tempesti in acqua, vede minuti di transizione, prima della raffica conclusiva. L'Italia bussa tre volte, ma la Serbia riesce ad aggrapparsi agli azzurri. A creare un solco decisivo, Di Fulvio e C.Presciutti. 8-5, più tre Settebello prima dell'ultimo tempo. Il gol di Bodegas, dopo un primo e sei secondi, sembra chiudere a doppia mandata il match, ma l'Italia alza il piede dall'acceleratore e si espone al ritorno della Serbia, con Rasovic e soprattutto Cuk sugli scudi. Aleksic firma il 10-9, la Serbia ha anche la palla del pari, ma il Settebello regge e agguanta la vittoria. 

Qualche assenza illustre nella squadra di Savic - a riposo, tra gli altri, Prlainovic - ma la prestazione del Settebello, almeno per tre tempi, fa sperare. Il gruppo è solido e di ottimo livello, a Rio per la conferma. 

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Johnathan Scaffardi
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