Dopo aver dato un'occhiata ai favoriti delle gare individuali dei prossimi campionati mondiali di nuoto in vasca corta di Windsor 2016 (in programma da martedì 6 dicembre a domenica 12), è ora il momento di addentrarci nel mondo natatorio al femminile. Qui la regina incontrastata della stagione in corso (ma anche delle precedenti) è l'ungherese Katinka Hosszu, non a caso soprannominata Iron Woman, per la sua capacità di prendere parte a più prove in diverse discipline nell'ambito della stessa rassegna.

La magiara è reduce da un autunno clamoroso: dopo le Olimpiadi di Rio de Janeiro ha fatto infatti segnare i migliori crono stagionali in vasca corta nei 200 s.l. (1:52.08), distanza in cui sarà la principale avversaria di Federica Pellegrini (1:53.35), mentre l'outsider potrebbe essere la russa Veronika Popova (1:52.90) , nei 100 dorso (55'59), nei 200 farfalla (2:03.34), nei 200 misti (2:04.56) e nei 400 misti (4:25.69). Ma la Hosszu potrebbe andare a medaglia anche nei 100 stile libero e farfalla, nei 50 e 200 dorso, nei 400 e negli 800 s.l. Si preannuncia dunque un vero e proprio dominio (anche se è lecito attendersi che l'ungherese non disputerà tutte le gare citate), dovuto anche alle molteplici assenze delle altre stelle internazionali, come Sarah Sjoestroem e Katie Ledecky. Per quanto riguarda l'Australia, non ci saranno nello stile libero le sorelle Cate e Bronte Campbell, nonchè Madelin Groves, Emma McKeon e Jessica Ashwood, che ha annunciato un forfait dell'ultima ora. Sul podio dei 50 (23.58) e dei 100 (51.58) potrebbe invece esserci Jeanette Ottesen, la danese che punta al successo (o comunque al podio anche nei 100 farfalla), oltre all'olandese Ranomi Kromowidjojo (23.97 nei 50), vogliosa di riscatto dopo un'Olimpiade difficile, e alla brasiliana Etienne Meideros. Out invece la campionessa olimpica dei 50, la danese Blume.

Da podio anche l'americana Kelsi Worrell e la canadese Penny Oleksiak. Nei 400 e negli 800 s.l. possibile inserimento di un'altra ungherese, Boglarka Kapas, titolare dei migliori crono stagionali in 3:59.18 e in 8:12.79, oltre alla spagnola Mireia Belmonte Garcia. A dorso la Hosszu dovrà invece guardarsi dal ritorno dell'australiana Emily Seebohm (26.15 nei 50 e 56.08 nei 100), unica vera avversaria insieme alla danese Mie Nielsen, stante l'assenza delle due russe Aleksandra Urbanczyk (24.39) e Daryna Zevina (56.43). A proposito di Russia, mancherà anche la discussa Yulia Efimova (out pure la sua grande rivale, la lituana Meylutite), che a rana lascerà dunque spazio alla lotta tra la giamaicana Atkinson, la danese Rikke Moller Pedersen e le britanniche Molly Renshaw e Chloe Tutton, con queste ultime probabili protagonisti anche nei 200. A farfalla ecco ancora la Ottesen (24.95) nei 50 e la francese Melanie Henique (24.95), senza dimenticare la statunitense Worrell, la spagnola Belmonte Garcia nei 100 e la tedesca Hentke nei 200. Tutte gare in cui la Hosszu partirà da favorita, escluse ovviamente quelle a rana, e che troveranno con ogni probabilità nella Iron Woman la prima classificata anche nei misti, dove qualche chances di medaglia l'avranno ancora la Atkinson e la britannica Hannah Miley.