Santa Clara accoglie, dall'uno al quattro giugno, il meglio del nuoto americano. Tappa di avvicinamento al mondiale ungherese, interessante riscontro dopo il lavoro di queste settimane. L'ingresso di alcuni atleti provenienti da Europa e "dintorni" amplia il panorama ed alza il tasso di competitività. America, quindi Katie Ledecky, impossibile non partire dalla divina a stelle e strisce, dominatrice dello stile libero dai 200 ai 1500. La Ledecky opta per 100, 200 e 1500, tralasciando i suoi 400 (già a ridosso dei 4 minuti in stagione). Nei 200 e nei 1500, la strada è ovviamente spianata, interessa, qui, il rilevamento cronometrico. Discorso diverso sui 100, dove il duello è tra Manuel e Weitzeil, con la Ledecky chiamata a progredire dopo le prime apparizioni sulla distanza. Restando in tema di velocità, il confronto tra Manuel e Weitzeil si ripropone anche nella vasca secca, mentre al maschile il campo è più aperto. 50 e 100 per Adrian, ma le minacce sono multiple. Nella gara regina, attenzione a Dressel e Morozov, senza dimenticare Grabich, Chierighini, il 21enne Kisil, l'eterno Ervin e Dwyer. Protagonisti attesi poi anche sulla mezza distanza, con l'inserimento del sempre temibile Cullen Jones. 

A farfalla, una donna al comando. La Worrell è favorita nei 100 e deve prestare attenzione alla McLaughin sulle quattro vasche. Tra gli uomini, Shields e Conger lottano spalla a spalla per affermare il dominio sulla specialità. Nei 200, occhi anche su Kalisz, straripante nei misti in questo scorcio di 2017. A proposito di misti, sui 200, braccio di ferro con Dwyer, mentre Cox e Beysel illuminano il contesto femminile. Sui 400, Litherland ed ancora Cox e Beysel, con l'attiva partecipazione della Darcel. 

Prenot e Cordes colorano la rana, con il primo favorito sui 200 e il secondo più performante sui 100. Zoe Bartel, 16 anni, può far saltare il banco tra le donne. A dorso, la canadese Masse è la punta di diamante, mentre Murphy scruta Pebley e il veterano Grevers.

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