A Chartres, i protagonisti del nuoto mondiale si danno appuntamento per una due giorni ad alta quota. Mancano le frecce americane, in acqua ad Indianapolis per conquistare il pass iridato, mancano alcune promesse della vasca, a Netanya per l'Europeo junior, ma il cast è di livello stellare. Prosegue la sfida a distanza tra Lilly King - tripletta e riferimenti d'eccellenza - e Yuliya Efimova. La russa vince per dispersione i 100 rana, 1'05"29 il suo riferimento. Al maschile, invece, Gomes si impone nei 50 - 27"40 - a Koch basta un normale 2'10"36 per dominare i 200. 

Stile libero - La McKeown non spaventa Federica Pellegrini nei 200. Brucia la Bonnet, ma il crono non rientra tra i migliori di stagione. Siamo ancora in fase di carico, 1'57"31 per l'australiana. La Santamans - 24"96 - esulta nei 50, la Belmonte mostra buona attitudine negli 800, 8'27"33. Tra gli uomini, Metella - 48"46 - domina un contesto di mediocre livello nei 100, in cui Magnussen è solo terzo, Cielo quinto. Zabrowski - 3'51"29 - tocca davanti nei 400. 

Farfalla - Devastante Govorov nei 50 - 23"30 - consistente Croenen nei 200 - 1'59"34. Interessante, poi, il duello nei 100 donne. La McKeown si sdoppia, ma cede alla Sehyeon. 58"14 per la prima della classe, 56 centesimi meglio di Emma. 

Dorso - Il dorso di Irie resta, per bellezza, inarrivabile. 53"56, è ottimo anche il riscontro. Podio nobile, Guido è secondo, Christou terzo. La Barratt regola, nei 50, un'altra McKeown, la classe 2001 Kaylee. 27"81 per la Barratt. Nei 200, arriva il primo squillo della Hosszu, 2'08"83, dietro ci sono Caldwell ed Ohashi.

Misti - La seconda firma di Katinka negli amati misti. 2'09"83, si rivede la Ohashi, piazza d'onore in 2'11"21. I 400 U, invece, premiano Hagino. Non c'è partita, 4'13"73, Desplanches incassa circa 4 secondi e mezzo di ritardo.     

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Johnathan Scaffardi
Lo sport come ragione di vita, il giornalismo sportivo come sogno, leggere libri e scrivere i piaceri che mi concedo