L'Open de France, a Chartres, si chiude nel segno di Yuliya Efimova. In attesa dello scontro frontale con Lilly King, la chiacchierata russa continua a dominare la rana con apparente facilità. Dopo i 100 della giornata inaugurale, archivia i 50 con un eccellente 29"99, poi si ripete sulle quattro vasche. 2'21"54, squillo mondiale. 

Il dorso francese saluta Camille Lacourt, la recita del fuoriclasse transalpino è al solito regale. Scivola sull'acqua, tocca in 24"82, confinando Guido e Christou alle posizioni di rincalzo, con il connazionale Stravius ai piedi del podio. Eleganza, quindi Irie. Davanti, anche nei 200 dorso. 1'55"86, precede Kawecki ed Hagino. Quest'ultimo opta per un programma fitto, spazia tra più stili e raccoglie ovunque risposte. 1'57"38 nei 200 misti, il suo territorio, bis a stile, nei 200. Mancano i top della distanza, ma è discreto il suo 1'48"24. 

Katinka Hosszu non tradisce nei 400 misti - porto sicuro per l'ungherese - e strapazza Ohashi e Shimizu, con la Belmonte quarta. 4'33"81 per Katinka. Metella - 51"51 - annienta Czerniak nei 100 farfalla (per il francese si tratta della seconda firma dopo quella dei 100 sl), Gomes - 1'00"39 - conquista i 100 rana ma non spaventa il Martinenghi di Netanya. 

Fratus - 21"97 - è l'unico sotto i 22 nei 50 sl, con Cielo secondo e Magnussen quarto. Solo sesto Govorov. Emma McKeown - 54"25 - esulta in un modesto 100sl, poi fa doppietta con i 200 farfalla, 2'07"90. 50 farfalla D alla Henique - 25"99 - 100 dorso D alla Barratt - 1'00"05 - 400 stile D alla Titmus, classe 2000 australiana. 4'05"21, studia da anti-Ledecky.