Mancano ormai solo due giorni all'inizio delle gare in vasca dei Campionati Mondiali di nuoto di Budapest 2017. Dopo una prima settimana dedicata ai tuffi, al nuoto sincronizzato, alle prove di fondo e alla fase preliminare del torneo di pallanuoto, da domenica saranno sui blocchi di partenza i migliori nuotatori del panorama internazionale, in una rassegna iridata che promette spettacolo.

La presenza di grandi atleti, americani, australiani, cinesi e giapponesi, rende ridotte le speranze di medaglia dell'Italia, pronta ad affidarsi alle sue certezze e a un paio di volti nuovi emersi soprattutto nell'ultima stagione. Si parte da Gabriele Detti, anche per motivi di programmazione di gare. Sarà infatti il livornese, nipote dell'allenatore Stefano Morini, a inaugurare le finali dei Mondiali con i 400 stile libero, in calendario per domenica pomeriggio alla Dune Arena. Detti, bronzo olimpico nella distanza, ha fatto segnare quest'anno il secondo tempo stagionale, 3:43.36, alle spalle del solo cinese Sun Yang (3:42.16). Avversari per il podio, il coreano Tae-Hwan Park (3:44.38), l'australiano Mack Horton (3:44.18), lo statunitense Zane Groth (3:44.43) e il britannico James Guy (3:44.79). Un campo partecipanti che in parte si riproporrà nella distanza degli 800 stile libero, prova in cui sarà presente anche Gregorio Paltrinieri. E' qui che Detti sembra essere il grande favorito, forte del suo 7:41.64, con cui ha sinora sbaragliato la concorrenza. Segue proprio il campione olimpico dei 1.500 (7:47.27), per quella che sarebbe una fantastica doppietta, ma che dovrà tenere conto degli avversari, di Sun Yang in particolare (7:48.33) mentre sono più staccati il norvegese Henrik Christiansen (7:49.40), il polacco Wojciech Wojdak (7:50.18), gli statunitensi Clark Smith (7.50.43) e Zane Grothe (7:50.97). Ancor più lontano Horton (7:52.90). I gemelli diversi azzurri dominano la scena anche nei 1.500, dove però i favori del pronostico sono invertiti. Paltrinieri difende oro mondiale ed olimpico (14:37.08), Detti (14:48.21) potrebbe agguantare un argento che a Rio finì al collo dell'americano Conor Jaeger, ora ritiratosi. Non paiono costituire serie minacce al dominio tricolore nel mezzofondo il solito Horton (14:51.21), l'ucraino Mikhaylo Romanchuk (14:55.18), il britannico Daniel Jervis (14:51.48), il polacco Wojdak (14:54.07) e l'australiano Jack McCoughlin (14:54.95).

Se le certezze al maschile sono rappresentate dal duo Detti-Paltrinieri, al femminile l'Italia resta aggrappata al talento infinito di Federica Pellegrini, protagonista attesa nella sua gara, i 200 stile libero, che saranno verosimilmente appannaggio della statunitense Katie Ledecky. La fuoriclasse veneta (1:55.94 agli Assoluti di Riccione) si giocherà una medaglia con l'australiana Emma McKeon (che la tenne giù dal podio a Rio), la svedese Michelle Coleman e la francese Charlotte Bonnet, dopo aver cambiato preparazione, con lavoro in altura a rifinire gli allenamenti a pochi giorni dallo sbarco a Budapest. Tra i volti nuovi del nuoto italiano troviamo Nicolò Martinenghi, atleta dal sicuro avvenire, già protagonista in stagione nei 50 e nei 100 rana. Specialità dominata dal britannico Adam Peaty. Martinenghi, rispettivamente titolare di un 26.97 e di un 59.23, sfiderà la concorrenza dei vari Cameron van Der Burgh, Joao Gomes, Felipe Lima, Ilya Shimanovich, Kirill Prigoda, Oleg Kostin, Johannes Skaglus, Andrew Wilson nei 50, di Kevin Cordes, Yan Zibei, Cody Miller, Anton Chupkov, Yasuhiro Koseki e ancora Felipe Lima nei 100. La carta a sorpresa della spedizione azzurra potrebbe essere rappresentata da Simona Quadarella nei 1.500 stile libero, altra gara pronta ad essere dominata dalla spaziale Katie Ledecky. 16'03"55, terzo tempo dell'anno  per la Quadarella, attesa da una lotta particolarmente serrata per il podio: l'americana Leah Smith, l'ungherese Boglarka Kapas e la spagnola Mireia Belmonte Garcia daranno battaglia per spartirsi le due posizioni alle spalle della fuoriclasse a stelle e strisce.

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Andrea Russo Spena
Laureato in giurisprudenza, con una passione senza confini per lo sport. [email protected]