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Esclusiva Vavel - In viaggio nella serie A1 di volley femminile: Ilaria Garzaro

La pallavolo le ha dato tanto, ripagandola dei tanti sacrifici fatti. Per questo aumenta l'entusiasmo e la voglia di rimettersi in gioco.

Esclusiva Vavel - In viaggio nella serie A1 di volley femminile: Ilaria Garzaro
Esclusiva Vavel - In viaggio nella serie A1 di volley femminile: Ilaria Garzaro
alessandrobrugnolo
Di Alessandro Brugnolo

Prosegue il viaggio di Vavel Italia per farvi conoscere le protagoniste del campionato di serie A1 femminile.

Dopo aver toccato Casalmaggiore e Firenze, la terza tappa del nostro viaggio è l'Alto Adige, precisamente Bolzano. Questa città ha 106.222 abitanti e fino a pochi anni fa era nota soprattutto per gli sport invernali. Sta contribuendo a farle scoprire l'amore per la pallavolo il Neruda Volley. La società presieduta da Rodolfo Favretto la scorsa stagione ha conquistato la Coppa Italia di serie A2 e il campionato di categoria, conseguendo la prima storica promozione nella massima serie. Per affrontare quest'ultima si è rinforzata, ingaggiando tra le altre, una campionessa come Ilaria Garzaro.

La centrale vicentina, classe 1986, ha mosso i suoi primi passi nel Riviera Volley Barbarano. Le altre tappe del suo percorso pallavolistico sono state: Club Italia, Volley 2002 Forlì, Robursport Pesaro, Urbino, Villa Cortese, Futura Volley Busto Arsizio, Savino del Bene Scandicci, per poi giungere al Neruda Volley. Ilaria Garzaro nel suo palmares può vantare: 3 scudetti (2007-2008, 2008-2009, 2009-2010), 1 Coppa Italia (2008-2009), 2 Supercoppe italiane (2008 e 2009), 2 Coppe Cev (2007-2008, 2010-2011). In nazionale ha collezionato 38 presenze e vinto: il Campionato europeo juniores (2004), il Trofeo Valle d'Aosta (2008), l'argento al Montreux Masters (2009), l'Universiade (2009), l'argento alla Piemonte Woman Cup (2010) e il premio individuale di miglior muro al Campionato europeo pre-juniores (2003).

Che cosa ha influito nella decisione di giocare questa stagione nel Neruda Volley?

Sicuramente il fatto che Bolzano è una società seria, in cui c'è tanta voglia di lavorare e di crescere partita dopo partita. 

Alla luce di quanto accaduto finora in queste prime 5 giornate di campionato quali pensi possano essere gli obiettivi di questa squadra?

Non abbiamo mai nascosto che il nostro primo obiettivo è salvarci. 

Secondo te Bolzano è una città a misura di sport e nello specifico di volley?

Per Bolzano il volley femminile è una realtà nuova, ma credo che nelle nostre gare casalinghe il pubblico non abbia deluso. Ci tengo a ringraziare tutte le persone che sono venute a vederci. 

Che cosa apprezzi di più nel tuo ruolo di centrale?

Credo che per ogni ruolo ci siano dei pro e dei contro, anche nel mio. Apprezzo il fatto che se il palleggiatore rende il centrale credibile in attacco, rende un po' più semplice il lavoro di schiacciatori e opposti. Fa parte del gioco di squadra. Nel muro invece subentra anche un gioco di tattica e mentale "contro" il palleggiatore avversario.

Su scala internazionale come valuti a livello qualitativo il campionato italiano rispetto agli altri?

Resta un campionato di altissima qualità e lo dimostra il fatto che sono ritornate molte atlete di altissimo livello per giocare questa nuova stagione.

Che cosa pensi della presenza del Club Italia per la prima volta in serie A1?

Io stessa vengo dall' esperienza del Club Italia ma sicuramente era un Club Italia molto diverso da quello che c'è ora. Credo sia un'occasione importante per queste ragazze per fare esperienza nel massimo campionato e avere l'opportunità di crescere sia dal punto di vista sportivo che personale.

Il tuo entusiasmo nel giocare a pallavolo è sempre rimasto lo stesso nel corso degli anni oppure hai attraversato dei momenti difficili?

I momenti difficili esistono per tutti e non nascondo che in tanti anni lontano dagli affetti ci sono stati. Ma la pallavolo mi ha dato tanto e tutti i miei sacrifici sono stati ripagati: il mio entusiasmo è aumentato negli anni e la voglia di rimettermi in gioco c'è sempre, giorno dopo giorno.

Se dipendesse da te cosa faresti per valorizzare ancor di più il movimento della pallavolo e ritieni soddisfacente la visibilità di questo sport nei media?

Credo che il nostro sport, anche se viene trasmesso in tv ogni settimana e abbia una visibilità maggiore rispetto ad altri sport minori, debba "imparare" a farsi apprezzare tutto l'anno e non solo in occasione dei grandi eventi. Lo spazio nei giornali e nei telegiornali è poco o completamente assente: in alcune occasioni per cercare un articolo sulla carta stampata bisogna partire dalla fine pe trovarlo prima.

Se potessi che cosa cambieresti delle regole del volley per renderlo più spettacolare?

In realtà non cambierei le regole ma inserirei anche nel campionato femminile il video check con le stesse regole che ci sono nel campionato maschile.

Chiudiamo con l'ultima domanda. Quali parole useresti per convincere i lettori di Vavel Italia che ancora non lo conoscono ad avvicinarsi al volley e nello specifico al campionato italiano femminile?

E' sicuramente un campionato dove, specialmente negli ultimi anni, non c'è mai una partita scontata. E' uno sport che vi saprà coinvolgere dal primo pallone giocato e se vi capiterà di passare una domenica pomeriggio al palazzetto, avrete l' occasione di vedere una partita appassionante e potervi avvicinare alle ragazze a fine della partita per un autografo o una foto.

Vavel Italia ringrazia: Ilaria Garzaro e la società Neruda Volley per la loro cortesia e disponibilità, Riccardo Giuliani Get Sport Media per le foto presenti nell'articolo.