La pallavolo se la conosci non la eviti. Quando la incontri non vai più via. Le emozioni che sa regalare agli appassionati in certe partite sono intense e infinite. Diatec Trentino - Cucine Lube Civitanova Marche, big match dell'ultima giornata di andata della Superlega UnipolSai di serie A1, è stata uno degli esempi più fulgidi di questi postulati. Al PalaTrento abbiamo visto un incontro a due facce: una prima parte dominata dagli ospiti, che hanno avuto però il torto imperdonabile di non chiudere la partita; la seconda ha visto la resurrezione dei padroni di casa, che  dopo essere stati ad un passo dal baratro, sono stati capaci di spostare l'inerzia della partita nelle loro mani fino alla vittoria, conservando l'imbattibilità interna.

La Diatec Trentino è scesa in campo con: Simone Giannelli in palleggio, Mitar Djuric opposto, al centro Sebastian Solè e a sorpresa Daniele Mazzone, schiacciatori Tine Urnaut e Filippo Lanza, Massimo Colaci libero. Gli ospiti hanno risposto con: Micah Christenson in palleggio, Ivan Miljkovic opposto, al centro Enrico Cester e Marko Podrascanin, schiacciatori Osmany Juantorena (grande ex della partita) e Klemen Cebulj, libero Jenia Grebennikov. Nel primo set i marchigiani, trascinati in attacco dagli stessi Miljkovic e Juantorena, hanno tentato più volte l'allungo decisivo. La squadra di Stoytchev con le unghie e con i denti, pur faticando è riuscita a restare aggrappata al set fino al 23 pari. Il parziale è stato poi deciso da un attacco di Juantorena e da una pestata di Djuric sulla riga dei 3 metri. Sono state vane le proteste di Stoytchev con il secondo arbitro Simone Santi. La Lube si è portata sullo 0-1. Nel secondo parziale la Diatec ha faticato non poco in cabina di regia, con Bratoev che ha rilevato Giannelli. La Lube ne ha approfittato, allungando fino al 12-18, Sembrava fatta ma i padroni di casa, dopo le strigliate in panchina di Stoytchev hanno reagito, portandosi sul 18-19. Poi però si sono spenti di nuovo; i marchigiani hanno ringraziato allungando fino al 21-25. A quel punto l'inerzia della partita sembrava decisamente in mano alla squadra di Blengini, cui bastava solamente assicurarsi il terzo set per aggiudicarsi la vittoria, blindando il primato in classifica, in ottica titolo di campione d'inverno e Final Eight di Coppa Italia. La Lube ha avuto però l'imperdonabile torto di non farlo. Viceversa la Diatec Trentino come un camaleonte si è trasformata, esaltandosi nel clima di battaglia. Quest'ultima costante l'abbiamo trovata anche nella Pomì Casalmaggiore scudettata al femminile, e al maschile ancora nella Francia. Nel terzo set le due formazioni hanno a lungo viaggiato spalla a spalla nel punteggio, con i padroni di casa che sono stati bravi a prevalere sul filo di lana. Nel quarto parziale gli ospiti non sono stati in grado di contenere gli attaccanti avversari, su tutti Djuric si è rivelato il più prolifico. Si è dunque giunti al tie-break. Qui la Lube è stata a lungo avanti nel punteggio, con Miljkovic e Juantorena che l'hanno trascinata fino all'11-14. Qui i marchigiani hanno sprecato un'altra grossa occasione per portarsi a casa la partita. La Lube può recriminare perchè sul 13-14 la coppia arbitrale non avrebbe visto un presunto tocco a muro, su un attacco di Juantorena, sanzionandolo out. Dopo però ci sono state altre due azioni di gioco. Stoytchev ha azzeccato la mossa di inserire al servizio il suo connazionale, il bulgaro Bratoev. Quest'ultimo ha creato problemi alla ricezione marchigiana, impedendo agli ospiti di attaccare adeguatamente. Lo ha fatto invece in due occasioni Mitar Djuric, la seconda ha fatto esplodere di gioia il PalaTrento.

Questo successo ha confermato l'imbattibilità interna della Diatec Trentino e che la stessa è una squadra che non molla mai. Alla Lube resta la rabbia per aver perso partita e primato in classifica. Purtroppo però contro una squadra come quella di Stoytchev non sono ammesse sbavature di nessun tipo. In questa stagione anche se con meno campioni, la Diatec Trentino potrà ancora dire la sua quando ci saranno da assegnare trofei.