Pallavolo VAVEL

L'Italvolley femminile tiene viva la speranza olimpica: Turchia battuta al tie-break

La nazionale di Bonitta è stata più forte: delle critiche, delle avversarie, delle proprie paure e dei momenti no.

L'Italvolley femminile tiene viva la speranza olimpica: Turchia battuta al tie-break
alessandrobrugnolo
Di Alessandro Brugnolo

Grazie ragazze per aver tenuto ancora viva la speranza di ottenere il pass olimpico. L'Italvolley femminile è stata più forte: delle critiche, delle avversarie, delle proprie paure e dei momenti no. Una nazionale che è stata giovane, multirazziale e che a maggio si giocherà ancora le sue carte, in virtù del terzo posto ottenuto oggi ad Ankara nel torneo europeo di qualificazione olimpica femminile. Questa è la sintesi dell'esito finale di Italia-Turchia.

Il disc jockey Roger Sanchez ha proposto un pezzo che aveva queste parole: "If I had another chance tonight". Ebbene l'Italia oggi doveva battere la Turchia per credere ancora nelle Olimpiadi, sia pur passando attraverso un ulteriore torneo di qualificazione, in programma a maggio in Giappone. Marco Bonitta ha mandato in campo la seguente formazione: in palleggio la giovane Alessia Orro, Valentina Diouf opposta, centrali Martina Guiggi e Cristina Chirichella, schiacciatrici Antonella Del Core e Paola Egonu, libero Stefania Sansonna. Nel primo set le azzurre sono partite bene ma poi si sono complicate la vita da sole, favorendo il ritorno delle avversarie. La squadra di Bonitta per portarsi avanti 1 a 0 ha dovuto aggrapparsi al servizio ed al muro. Nel secondo parziale le padrone di casa, sostenute dal pubblico amico, hanno reagito pareggiando i conti. Il terzo set ha visto viaggiare le due squadre per lunghi tratti spalla a spalla. Poi nella fase finale la giovane schiacciatrice Paola Egonu si è caricata l'Italia sulle spalle, permettendole di portarsi avanti 2 a 1. Purtroppo però in casa azzurra si è spenta di nuovo la luce, la Turchia nel quarto set ha preso quasi subito il largo nel punteggio. L'Italia ha faticato maledettamente in ricezione e in difesa, non traendo giovamento dalla sostituzione di Sansonna con De Gennaro, quest'ultima tormentata da problemi fisici che ne hanno condizionato il rendimento. A quel punto il tie-break è stato un'altalena di emozioni, con l'Italia che è stata brava a uscire dalle sabbie mobili. Ad aiutare la nostra nazionale a farlo è stata la meglio gioventù. Paola Egonu ha tirato fuori dei servizi micidiali e poi il muro di Alessia Orro ha fatto esplodere di gioia i tifosi italiani, dopo che le loro coronarie in questi giorni sono state messe più volte a dura prova.

Ora ritorneranno protagoniste le squadre di club. Di nazionale si tornerà a parlare di nuovo a maggio, con la speranza di vedere pure quella femminile a Rio de Janeiro in agosto. L'augurio è che le giocatrici si presentino nel Sol Levante in migliori condizioni fisiche e mentali. Auspichiamo inoltre minore sofferenza. Magari la FIVB dovrebbe rivedere le regole di qualificazione alle Olimpiadi, perchè se da un lato è giusto garantire che partecipino squadre dei cinque continenti, dall'altro è bello assistere a incontri tra squadre di alto livello e non partite con parziali di 25-4. Non è bello che rischino di restare fuori formazioni blasonate per assurde questioni di ranking. Dai ragazze fateci ancora sognare assieme a voi. Dio benedica il Club Italia, serbatoio di giovani talenti, che meritano di essere sia in nazionale che in serie A1. La pallavolo se la conosci non la eviti. Quando la incontri non vai più via.