La pallavolo nel corso della sua storia ha subito numerose rivoluzioni copernicane tra cui ad esempio: il rally point system al posto del cambio palla, il libero, il videocheck. La FIVB ne sta testando un'altra. Entriamo meglio in medias res e cerchiamo di capire meglio.

Durante i playout del campionato olandese maschile che sono scattati sabato scorso, la federazione internazionale ha iniziato a testare un nuovo sistema di punteggio. Quest'ultimo è costituito da 2 tempi. In ognuno di essi si disputeranno 2 set al meglio dei 15 punti. Per aggiudicarsi un tempo una squadra dovrà aggiudicarseli entrambi. Altrimenti verrà disputato un tie-break in cui prevarrà chi arriverà per primo a 7 punti. Se le squadre avranno vinto un tempo a testa si giocherà un ulteriore tempo di spareggio, con un solo parziale al meglio dei 15 punti. Per aggiudicarsi ogni singolo set serviranno sempre almeno 2 punti di vantaggio. Il cambio di campo all'interno di ogni singolo tempo non ci sarà. Ciò avverrà solo tra il primo e il secondo tempo, con 10-15 minuti di pausa. Nel terzo tempo il cambio di campo arriverà quando una squadra arriverà a 8 punti, come nel tie-break attuale. La FIVB ha calcolato che con questo sistema di punteggio le partite si concluderanno entro 95-110 minuti. In realtà queste modifiche renderebbero ancora più complicato il regolamento rispetto a quello attuale. 

Perchè rovinare uno spettacolo così bello come la pallavolo attuale? Che cosa c'è dietro? Probabilmente esigenze televisive e introiti pubblicitari? Proviamo a metterci nei panni degli spettatori che si recano nei palazzetti e quelli davanti ai teleschermi? Sarebbero contenti di vedere un tale stravolgimento? La bellezza della pallavolo sta proprio nella sua imprevedibilità e nelle partite interminabili. Se davvero entrerà in vigore questo nuovo sistema di punteggio non vedremo più ad esempio partite come: la finale maschile delle Olimpiadi 2012 tra Brasile e Russia oppure la semifinale della Coppa Italia femminile tra Pomì Casalmaggiore e Foppapedretti Bergamo, con quest'ultima che sarebbe stata eliminata e avremmo visto una finale diversa. Nessuno ha mai posto il problema sulla lunghezza di una partita di calcio con i tempi regolamentari, gli eventuali supplementari e calci di rigore. La questione non si pone neppure per quanto riguarda una partita di basket, oppure un incontro di tennis maschile del Grande Slam o Coppa Davis. Nessuno mai si sognerebbe neppure di accorciare il chilometraggio di una tappa alpina di una qualsiasi corsa ciclistica. Lo stesso discorso vale se si proponesse di abolire una classica dell'automobilismo come la 24 Ore di Le Mans. Evidentemente ci sono troppi interessi economici e pubblicitari che non consentono neanche di iniziarle certe discussioni. Probabilmente la pallavolo non ha quel ritorno di immagine, quell'appeal che i vertici della federazione internazionale vorrebbero. Questo però non è colpa di chi gioca, nè delle regole attuali, anzi il pubblico nei palazzetti c'è e in gran numero. 

Bisognerà ora vedere se questo nuovo sistema di punteggio incontrerà i favori del pubblico e degli addetti ai lavori. In quel caso probabilmente diventerà universale per tutto il volley indoor. Sarebbe comunque il caso di riflettere prima di fare un'ulteriore rivoluzione copernicana nella pallavolo ai danni dello spettacolo.