Quasi all'immediata vigilia dell'inizio del torneo pre-olimpico di Tokyo, il ct dell' Italvolley Marco Bonitta ha comunicato il nome dell'esclusa dal novero delle 14 atlete selezionabili, ed è un nome che fa rumore, ossia quello di Valentina Diouf, sinora uno dei punti fermi della Nazionale. 

Prima di addentrarci nei possibili aspetti tecnici di quest'esclusione, ricordiamo le 14 Azzurre che si giocheranno il pass olimpico:

Alzatrici: Orro, Malinov.
Opposti: Ortolani, Centoni.
Schiacciatrici: Del Core, Piccinini, Egonu, Gennari, Sylla.
Centrali: Guiggi, Chirichella, Danesi.
Liberi: De Gennaro, Sirressi.

Dunque è la Diouf l'esclusa dalla competizione; un'esclusione che fa rumore, se si pensa a quanto già dimostrato con la maglia Azzurra, a tutto il suo potenziale, ed al fatto che è anche uno dei volti più noti e che più attira l'entusiasmo dei giovani verso il volley.

Per provare a spiegare questa scelta, non si può che partire dalle dichiarazioni di Bonitta: in sintesi, il ct. ha detto che ha valutato sia l'aspetto tecnico, che quello fisico, che quello mentale nel poco tempo avuto a disposizione per preparare questo torneo, e che un altro dei criteri usati, è stato quello di formare una rosa anche in base alle caratteristiche degli avversari da affrontare; inoltre ha dichiarato che ogni scelta è stata presa dopo essersi confrontato col Presidente Federale, e che, naturalmente, secondo lui questa è la migliore Italia per centrare l'obiettivo della qualificazione olimpica.

Cosa si può ricavare da queste dichiarazioni, affiancandole anche con le convocazioni?

Innanzitutto il poco tempo per preparare un evento così importante significa dover selezionare un gruppo di atlete già abbastanza affiatate: ecco spiegate le tante Ragazze del Club Italia, che dopo un anno di lavoro con Bonitta, si integrano alla perfezione tra loro e sanno già cosa vuole il ct. in campo: così abbiamo l'asse palleggiatrice/ banda del Club Italia, o l'asse palleggiatrice/ centrale sempre del Club Italia; non è tutto, perchè c'è la coppia di centrali di Novara, Guiggi e Chirichella ( che si conoscono alla perfezione), e la coppia di bande della Foppa Gennari e Sylla. Liberi a parte, in questo contesto di gioventù talentuosa e di compagne di squadra, si inseriscono le veterane Del Core, Piccinini, Ortolani e Centoni, che non hanno bisogno di presentazioni, e che con la loro esperienza e conoscenza del volley non hanno bisogno di molto tempo per capire quale compito svolgere in campo ed all'interno del gruppo.

Proprio l'aspetto mentale, l'abitudine a giocarsi tutto in pochi giorni e ad alti livelli, ha spinto Bonitta a non privarsi dell'esperienza delle senatrici, anche se magari non sono al massimo da un punto di vista fisico: a questi livelli tante volte la testa fa andare il corpo dove non potrebbe arrivare. E qui veniamo all'aspetto fisico: alcune giocatrici erano date in dubbio proprio per le loro non perfette condizioni fisiche, e se si nota, sono presenti molte giocatrici del Club Italia che non hanno disputato i playoff, ed anche la maggior parte delle altre è uscita al primo turno dei playoff; si spera quindi che abbiano recuperato un po di energie e siano pronte per questo appuntamento. In fondo solo Ortolani, De Gennaro, Centoni non hanno quasi avuto stacco tra la fine del campionato e la Nazionale.

Venendo all'aspetto tecnico, è evidente che, Bonitta dixit, dovendo affrontare quattro asiatiche, il ct. ritenga questa combinazione la più idonea anche da siffatto punto di vista. Si avanzano dubbi sulle condizioni di Ortolani e Centoni, ma onestamente non si poteva rinunciare alla prima dopo la grande stagione disputata con Conegliano; inoltre, potrebbe essere possibile che la Egonu sia spostata nel ruolo di opposto, per sfruttare tutto il suo potenziale in attacco e svincolarla da compiti di ricezione che potrebbero portare via energie e convinzione.

E la Diouf come si inserisce in questo contesto? Innanzitutto è un dato di fatto che non ha disputato la sua miglior stagione in campionato, infastidita da qualche piccolo problema fisico ed apparsa in alcune occasioni un po giù di tono. Se a questo si aggiungono le considerazioni sopra esposte, si nota che, innanzitutto, in questo gruppo non c'è nessuna sua compagna di club, a partire dalla palleggiatrice: con tempi così compressi e con la necessità di partire da subito con automatismi più che oliati, il ct. ha valuatato che in questo momento, pur conoscendo lei tutte le sue compagne di Nazionale, non abbia la forma mentis necessaria per inserirsi in questi automatismi sin da subito. In fondo anche a gennaio è stata altalentante con la Nazionale in Turchia, e probabilmente anche il ricordo di quest'esperienza, unita alle valutazioni appena elencate, ha portato il ct. a non ritenerla pronta per affrontare una competizione del genere. Ma questa scelta la mette anche a forte rischio per l'Olimpiade qualora l'Italia dovesse centrare la qualificazione: come potrebbe riprendersi il posto a scapito di una delle atlete che quel posto se lo è conquistato giocando? E per di più con la previsione che le convocabili per il torneo olimpico di Rio saranno solo 12?

Un'icona del volley femminile, Maurizia Cacciatori, che ha vissuto un'esperienza simile nel 2002,  ha posto l'accento sulla tempistica di questa esclusione: certamente brutto andare fino in Giappone e poi essere esclusa. Forse Bonitta fino all'ultimo ha provato a vedere qualcosa di ciò che si aspettava da lei negli allenamenti senza però ricevere risposte rassicuranti. Ora però si vedrà di che pasta è fatta la Diouf: se sfrutterà quest'esclusione per ripartire con energia ed intensità e dimostrare a tutto lo staff tecnico che la loro decisione è stata sbagliata, vorrà dire che ha posto le basi per un importante step di crescita che la lancerà ancor di più nell'elite del volley; di contro, escludendola, Bonitta rischia tanto, un po perchè rinuncia a una giocatrice che comunque ha qualità importanti, ma che è anche uno dei simboli del volley italiano, e che oltretutto, a 23 anni, è un patrimonio del nostro volley che non possiamo permetterci di bruciare e di abbandonare. Come detto, Valentina dovrà ora reagire, ma il movimento tutto deve continuare a supportarla. Quanto alle scelte di Bonitta, già dalla partita di stanotte con la Corea capiremo se sono state giuste o se ci sarà qualcosa da rivedere. Naturalmente un grande in bocca al lupo alle Azzurre, con la speranza che conquistino il pass per Rio 2016!