Le polemiche cedono il passo al campo. Nell'ambiente, rimbomba l'esclusione eccellente di Valentina Diouf, ma la Sud Corea riporta le azzurre alla realtà. Si gioca, in palio un posto alla prossima all'Olimpiade. Il gruppo azzurro corre sul filo della tensione, ma trae dall'incertezza enorme forza. La prestazione contro le asiatiche è convincente, il debutto è da applausi. La nazionale italiana regola in quattro set la Sud Corea (25-17, 25-20, 25-27, 25-18) e trae indicazioni positive in vista del secondo incontro, in programma questa notte, con la Thailandia. 

In una situazione di particolare pericolo, Bonitta va con l'usato sicuro. A rete la consistenza di Guiggi e Chirichella, con Orro a distribuire il gioco e Del Core e Piccinini a martellare. De Gennaro a difendere ogni situazione. L'avvio è perfetto, perchè l'Italia picchia a tutto braccio e la Sud Corea, in ricezione, denota non poche difficoltà. Il vantaggio azzurro si fa rassicurante fin dalle prime battute, la manovra fluisce rapidamente, l'Italia mette giù palla, sempre. Non c'è possibilità di rientro per la Sud Corea, è 25-17 azzurro. 

Nel secondo, un ritocco nella formazione titolare consente alla Sud Corea di presentare un'opposizione più fiera. Le nostre avversarie raggiungono il più quattro sul 12-8, Bonitta prepara allora le contro-mosse. In campo Gennari, l'Italia torna a macinare la sua pallavolo. Ortolani diventa protagonista, confermando le indicazioni di stagione, e arriva un parziale pesantissimo che ribalta il set. L'Italia prende a due mani il comando e decolla fino al 25-20.

Un passaggio a vuoto nel terzo. Azzurre in controllo nella fase centrale, con Chirichella che, a muro, ribatte ogni sortita coreana. 19-15 per le ragazze italiane, poi un piccolo calo di concentrazione. Kim fiuta l'opportunità, diventa devastante e prolunga la partita. Ai vantaggi è Corea, 27-25, l'Italia mostra le prime crepe, emerge un pizzico di paura. 

A spazzare via i brutti pensieri, le forze fresche a cui Bonitta si affida nel quarto parziale. Sylla - già dentro in precedenza - e Egonu, l'Italia ri-acquista vitalità e incide nuovamente sulla partita. Ritmo frenetico, tambureggiante. 9-6 e poi ulteriore affondo, una spallata che archivia la sfida, con la nostra Nazionale al centro del campo, unita. 25-18.