È partito alle 13.30 l’ultimo week-end di Grand Prix della Nazionale italiana. Questa volta in Turchia, le azzurre hanno dovuto affrontare le bi-campionesse olimpiche del Brasile nella gara di esordio. Le verdeoro, in realtà, appaiono molto lontane dallo stato di forma espresso nell’ultima decade: Dani Lins e Sheila non sembrano che lontane parenti di quella diagonale che ha fruttato tante vittorie a Ze Roberto, mentre la coppia a centro rete formata da Thaisa e Fabiana è ancora una delle più forti al mondo. L’Italia, rimaneggiata ancora una volta nell’ottica di trovare il definitivo assetto olimpico, ha convinto solo a metà. Dopo un ottimo primo set, infatti, le azzurre non riescono a contrastare le sudamericane che rimontano per ben due volte l’Italia. Emblematico poi l’ultimo set dove Del Core e compagne dilapidano un vantaggio di 7 punti e, con un parziale finale di 1 a 8, consegnano la partita nelle mani delle ragazze di Ze Roberto.

STARTING SIX - Bonitta si affida a un’insolita formazione: Malinov al palleggio in diagonale con Egonu; Ortolani e Del Core in posto 4; Chirichella e Danesi a centro rete; De Gennaro libero. Ze Roberto risponde invece con la formazione titolare: Dani Lins e Sheila palleggiatrice e opposto; Fabiana e Thaisa centrali; Natalia e Fe Garay schiacciatrici; Léia libero.

LA PARTITA - In avvio di primo set è subito l’Italia ad apparire più brillante: le azzurre conquistano subito un break di vantaggio che conservano fino al primo time out tecnico (8-7). La ricezione italiana è ballerina, ma poco fallosa: Malinov, spesso costretta a giocare palla alta, trova un’esuberante Egonu a picchiare forte oltre il muro brasiliano. Le centrali azzurre, poco coinvolte in attacco, non riescono a farsi valere neanche a muro: una volta limati gli errori, il Brasile si fa sotto impattando sul 17 pari e allungando fino al 17-19. Le azzurre non si arrendono e riconquistano la parità al 20: Ortolani e Egonu, poi, mantengono il set in equilibro fino ai vantaggi, dove è poi l’Italia ad avere la meglio (26-24). Nel secondo set le verdeoro scendono in campo più concentrate: complice una Danesi non in partita, Fabiana e compagne allungano fino al 5-8. Del Core, preziosissima in seconda linea, non riesce però a essere incisiva in attacco; Egonu attacca per due e le italiane rimangono sempre attaccate al set. Il Brasile riesce comunque a difendere il piccolo vantaggio fino alla fine: 16-20, 20-23. Sul finale Ortolani incappa nel muro sudamericano e piazza fuori il servizio decisivo: 25-22 e uno pari nei set. Il terzo parziale è a senso unico per le brasiliane: blackout italiano dove gli errori degli attaccanti e un sistema di ricezione troppo impreciso non riescono a contrastare il gioco rapido e puntuale messo in campo dal Brasile. Bonitta prova a inserire Guiggi, Centoni e Sylla per Danesi, Egonu e Ortolani, ma neanche questo sortisce l’effetto sperato: un 13-25 per le verdeoro che non ammette replica. Punte nell’orgoglio, le azzurre ingranano la quinta nel quarto parziale: in campo rimangono Sylla e Guiggi e, guidate da un entusiasmo straripante, le italiane allungano a suon di muri e attacchi. Sul 16-11 si inceppa però qualcosa: il Brasile torna in partita grazie a una provvidenziale Jaqueline entrata dalla panchina. La parità viene ristabilita sul 19-19: da qui in avanti è monologo brasiliano. Un attacco di esperienza di Jaque e l’ace su Sylla chiudono la pratica: 20-25 e 1-3 il risultato finale.