Tie break fatale per l'Italia che deve dire addio al sogno di giocare la finale di World League ed oggi dovrà accontentarsi di sfidare la Francia nella finalina per il bronzo. Dunque è la Serbia ad andare avanti dopo una partita intensa, nervosa, equilibrata ma anche ben giocata da entrambe le squadre. L'Italia ha mostrato ancora una volta un grande carattere, restando sempre aggrappata al match senza avere amnesie eccessive. Decisivo l'ingresso di Sottile al palleggio al posto di un Giannelli spento; il muro ha funzionato a tratti, Zaytsev schierato ancora da opposto è stato il top scorer ma con il 35% in attacco e con due errori sanguinosi nel tie break. In generale all'Italia è mancata la lucidità in alcuni momenti chiave del match per chiuderlo a proprio favore. Per la Serbia molto bene Kovacevic e Luburic devastante al servizio.

Blengini ha schierato la diagonale Giannelli/ Zaytsev, Lanza e Juantorena in banda, Buti e Birarelli centrali, Colaci libero. Grbic ha schierato la diagonale Jovovic/ Ivovic, Kovacevic e Luburic in banda, Podrascanin e Lisinac centrali, Majstorivic libero.

Nel primo set parte forte la Serbia con Kovacevic e Luburic e vola sul 4-0 ma l'Italia non si arrende e con un murone di Buti e Juantorena raggiunge il 4 pari. Un paio di errori serbi portano l'Italia avanti ma la Serbia produce un nuovo allungo e va avanti 8-6 al primo time out tecnico; l'Italia riesce a pareggiare ancora con Lanza ben innescato da Giannelli ed inizia una fase di equilibrio con le due squadre che lottano punto a punto, con Kovacevic in evidenza che porta la Serbia sul 16-15. Giannelli è impreciso e la Serbia trova un nuovo break,  l'Italia va in confusione sotto rete e la Serbia con Lisinac arriva fino 22-17. Ma i servi sbagliano, l'Italia si riprende in attacco e il turno al servizio di Sottile ci regala la parità, poi si scatenano Antonov e Zaytsev e l'Italia chiude incredibilmente il primo set sul 25-23.

Il secondo set inizia in maniera equilibrata con le squadre punto a punto: Juantorena appare in ripresa per l'Italia, Podrascanin lo è per la Serbia, che va avanti 8-6 al primo time out tecnico. Zaytse  sbaglia, Luburic no e si conferma devastante al servizio e la Serbia vola sull'11-8. L'Italia reagisce e Juantorena regala la parità a 11 e inizia una nuova fase di equilibrio anche se è la Serbia a rimanere avanti sul 16-15. Zaytsev sale in cattedra e regge da solo l'attacco azzurro costruendo un break che ci porta avanti 20-19. La Serbia eeagisce con il servizio di Luburic che firma il controbreak che permette alla Serbia di vincere il secondo set 25-21.

Anche il terzo set parte in maniera equilibrata ma è l'Italia a comandare il gioco con Zaytsev sempre protagonista; ma è Ivovic a costruire il break per la Serbia sull'8-6. Juantorena sbaglia, imitato anche da Lanza e la Serbia allunga sul 14-10 e sul 16-11  con la difesa azzurra non esente da colpe. Il carattere non manca all'Italia che ritorna ancora nel set portandosi a meno due ma la Serbia allunga ancora sul 21-16; l'Italia ha cuore, i serbi sbagliano due attacchi e Juantorena e Buti la punoscono per il 22 pari, però l'Italia non è cinica e Luburic con il solito servizio la punisce per il 25-23 finale.

Quarto set con Sottile in campo per Giannelli e Piano per Buti; regna sempre l'equilibrio però è l'Italia a comandare il gioco con Sottile che prova a rimettere in gioco i nostri centrali, così l'Italia va avanti 8-5 al primo time out tecnico. L'Italia allunga ancora, portandosi sul 14-7 con Zaytsev e poi sul 16-9 con un murone di Birarelli. Sottile fa male al servizio e l'Italia va sul 19-11 stando in pieno controllo del set e conducendolo agevolmente fino al 25-17 finale.

Si va al tie break che inizia bene per l'Italia che va sul 3-1 e prova poi a gestire bene il vantaggio, ma un paio di errori consentono alla Serbia di portarsi avanti 8-7. Zaytsev sbaglia due volte e la Serbia va sull'11-8 e poi ancora sul 13-9. Vettori sbaglia il servizio e manda la Serbia in finale per il 15-11 finale. Per l'Italia l'amarezza di ritrovarsi a giocare la finale per il bronzo con la Francia, test comunque utilissimo in vista delle Olimpiadi di Rio.