C'è stato un inatteso colpo di scena prima della partenza dell'Italia di volley femminile per Rio de Janeiro, destinazione Olimpiadi, fissata per il prossimo mercoledì 27 luglio. Il commisario tecnico Marco Bonitta ha cambiato idea riguardo alle 12 atlete convocate, scegliendo di lasciare a casa Valentina Diouf e richiamare al suo posto Alessia Gennari. Vediamo i motivi della decisione e facciamo delle riflessioni in merito.

Marco Bonitta in fretta e furia, per soddisfare le richieste del CONI, lunedì scorso ha diramato le convocazioni delle 12 giocatrici che sarebbero dovute partire per il Brasile. Il tutto nonostante la FIVB avesse dato come termine ultimo per la lista definitiva il 3 agosto. La decisione di lasciare a casa Valentina Diouf, ha dichiarato l'allenatore ravennate, non riguarda problemi fisici o comportamentali ma una questione di carattere tecnico. A giudizio dello stesso Bonitta, Alessia Gennari garantirebbe maggiore duttilità, dando un grande apporto nella fase di difesa e ricezione. Come mai questo improvviso cambio di rotta del tecnico? Ci si chiede Marco Bonitta ha una precisa idea su quale formazione mandare in campo? L'impressione è che sia stato gettato al vento un intero quadriennio olimpico senza capire quale linea adottare per il progetto azzurro del volley femminile. Prima si sarebbe dovuto puntare sulle giovani. Poi si è scelto di richiamare le veterane. Per i tornei di qualificazione olimpica si è attinto molto al serbatoio del Club Italia e in seguito è stata fatta marcia indietro. Il World Grand Prix è servito a fare esperimenti che non si sa davvero a cosa abbiano portato. Sicuramente è stata fallita la qualificazione alla Final Six. Sicuramente vista la stagione da lei disputata, Serena Ortolani meriterebbe una maglia da titolare nel ruolo di opposto. Al contrario Diouf in posto 2 non ha reso su pari livello. Le qualità di Alessia Gennari non si discutono. Solo sarà in grado di recuperare definitivamente dal suo infortunio al ginocchio, dando il suo contributo alla causa. E' stata forse convocata come alternativa a Monica De Gennaro, giustificando il fatto di non portare un secondo libero?

L'impressione è quella di una nazionale femminile allo sbando, senza un preciso progetto tecnico. Non è il modo migliore per affrontare la spedizione olimpica, a cui si è arrivati superando le fatiche di Ercole. Speriamo che Marco Bonitta riesca a trovare delle soluzioni adeguate ai tanti rebus rimasti. Giornalisti, addetti ai lavori, tifosi e semplici appassionati vogliono vedere una nazionale che si impegni e affronti ogni avversario a viso aperto. Che non abbiano a ripetersi altre spedizioni disastrose come gli Europei dello scorso anno.