“La migliore di tutte fino ad allora celebrate”. Così il presidente del CIO Juan Antonio Samaranch definì l’Olimpiade di Sydney 2000, elogiandone l’impeccabile organizzazione e l’incredibile bellezza delle strutture adoperate. La città australiana vinse il ballottaggio per ospitare l’edizione dei Giochi della XXVII Olimpiade superando città come Manchester e Berlino, ma soprattutto quella Pechino che ospiterà la manifestazione solo otto anni dopo. Il medagliere finale vide al primo posto gli Stati Uniti, davanti alla Russia per sole due medaglie; l’Italia si piazzò settima, terza nazione europea dopo Germania e Francia. Dal punto di vista pallavolistico, inoltre, Sydney 2000 fu molto importante per i colori azzurri: la Nazionale femminile, infatti, esordì ai Giochi Olimpici proprio in questa edizione, entrando finalmente nell’élite della pallavolo mondiale.

Se nei tornei di beach volley giocati nella famosissima Bondi Beach non ci furono coppie azzurre a competere, è nell’indoor che il tricolore fu protagonista. Nella competizione maschile, oltre all’Italia, parteciparono altre undici nazioni: Australia, Argentina, Spagna, Stati Uniti, Brasile, Corea del Sud, Paesi Bassi, Russia, Cuba, Jugoslavia ed Egitto. I gironi preliminari vennero vinti, in entrambi i casi a punteggio pieno, da Italia e Brasile. I verdeoro vennero eliminati a sorpresa ai quarti di finali da una formidabile Argentina, mentre l’Italia riuscì ad ottenere il pass per le semifinali vincendo contro i padroni di casa dell’Australia (3-1). Gli azzurri persero in semifinale contro la Jugoslavia, che poi vinse l’oro. Al secondo posto di classificò la Russia, mentre il bronzo venne appeso al collo degli azzurri, vittoriosi per 3 a 0 nella finalina contro la sorprendente Argentina.

Nel femminile, invece, le azzurre firmarono la loro prima presenza alle Olimpiadi. Inserite in un girone di ferro (Corea del Sud, Russia, Perù, Cuba e Germania le rivali) le nostre ragazze arrivarono a un passo dalla qualificazione agli ottavi di finale, ma dovettero cedere il posto alle tedesche, terminando così il loro esordio a cinque cerchi. In semifinale arrivarono Cuba e Brasile da un lato e Russia e Stati Uniti dall’altro. La finale venne vinta al tie break dalle cubane, che riuscirono quindi ad appendersi al collo l’ennesimo oro olimpico della decade. D’argento fu la Russia, mentre il bronzo andò al Brasile, vittorioso per 3-0 sulle atlete a stelle e strisce.