Per le azzurre la partita con l'Olanda ha il sapore di un addio ai giochi olimpici. Le ragazze italiane cedono per la terza volta in tre partite in soli tre set.

Il primo parziale inizia con il servizio di Dijkema, che va subito in serie e porta le Orange avanti 0-2, la squadra di Guidetti continua a macinare punti e scava un break importante fino al 4-10. Complici i molti errori al servizio delle olandesi, la nazionale italiana tenta di ricucire lo strappo e si rifà sotto con l'attacco di Chirichella 9-10. Come visto nelle partite precedenti però, le azzurre non riescono ad essere concrete nei momenti decisivi e l'Olanda mette a segno un altro break importante con Sloetjes che firma il 13-18. Il finale del set è senza sorprese, Bonitta si gioca un time out sul 18-22, ma la sostanza non cambia: L'Olanda vince il set 21-25.

Al rietro in campo i sestetti rimangono invariati, così come l'esito del punteggio. Sul 3-6 Bonitta sostituisce un'inconsistente Sylla con Ortolani che ben aveva figurato contro la Cina. L'Italia sembra trovare più equilibrio e tiene la partita aperta fino al 17-20. Le Orange trovano poi lo strappo vincente e si portano 19-24, Ortolani annulla il primo set ball ma le Olandesi non perdono ulteriore tempo e vincono anche il secondo set con il parziale di 20-25.

Nel terzo set si riparte con la diagonale Orro-Ortolani, ma è sempre problematico l'inizio per le azzurre, che subiscono un parziale di 1-3. Le ragazze di Guidetti private di Grothues, infortunatasi nella precedente partita con gli Stati Uniti, continuano a spingere fino al 7-10, ma l'Italia non ci sta e tenta il tutto per tutto portandosi addirrittura avanti 14-12. Guidetti allora chiama un time-out e la partita si riporta sulla stessa linea d'onda dei primi due set: 14-19 a favore delle olandesi. Non ci sono grandi sussulti nel finale del set e Sloetjes mette a segno la palla del 20-25 che sancisce anche la vittoria 0-3 dell'Olanda.

Si complica decisamente il cammino della nazionale di Marco Bonitta che nel prossimo turno incontrerà la fortissima formazione degli Stati Uniti, ma forse nemmeno una vittoria potrebbe bastare per continuare il sogno olimpico.