L'Italvolley femminile batte al tie break l'Ucraina al termine di un match sofferto, e conquista la testa della Pool A con 8 punti, staccando così le ucraine ferme a 7 punti. Grande sofferenza per le Azzurre che, nonostante una buon primo set, si sono ritrovate sotto 2 set a 1 e poi, dopo aver conquistato il tie break, hanno rischiato di vanificare la rimonta con l'Ucraina salita fino al 12-10. Miglior marcatrice Paola Egonu con 29 punti e ancora una volta trascinatrice del gruppo; bene anche Chirichella con 7 muri, sebbene questo fondamentale nel secondo e terzo set non è stato un fattore premiante per le Azzurre, e 14 punti totali. Per l'Ucraina sugli scudi Trushkina con 14 punti e 4 muri, Kodola con 14 punti e Dorsman con 13.

Italia difficile da decifrare, nel senso che ancora una volta sono tornati a galla i soliti problemi atavici degli ultimi due anni: questa squadra non riesce ad avere continuità nell'arco del match, va a fiammate e poi all'improvviso spegne la luce sia tecnicamente che mentalmente. La ricezione va in tilt, la difesa risulta scomposta e confusionaria, quindi l'attacco ne risente ed inoltre le Azzurre perdono subito entusiasmo e convinzione. Se il calo di ieri è avvenuto quando l'Italia era in vantaggio di due set e con un avversario di basso livello, oggi il calo c'è stato nel secondo e terzo set, e l'Ucraina, che è di un livello più alto di Lettonia ed Austria ma comunque inferiore al nostro, ne ha approfittato ed ha rischiato di vincere. Incredibile come le Azzurre abbiano spento la luce dopo il primo set: ricezione in difficoltà, difesa rivedibile in molte occasioni, muro non sempre composto ed incisivo, e attacco che non girava, con la Egonu eccessivamente sollecitata e quindi esposta ad una più alta percentuale di errori, e per di più bersagliata dai servizi ucraini, tanto da costringere il ct Lucchi a sostituirla nel terzo ser per farla rifiatare e riordinare le idee. Come ieri, da sottolineare la reazione azzurra, che ha portato ad un quarto set stradominato che non ha fatto altro che aumentare i rimpianti per come poteva essere condotta la partita, e poi al tie break nel quale ancora una volta le Azzurre si sono ritrovate sotto, salvo poi riprendersi nel finale e conquistare la vittoria; ma come osservato ieri, un avversario di maggior caratura non avrebbe perdonato alle Azzurre una condotta di gara simile. Purtroppo questa squadra produce quando va al massimo, ma non è ancora in grado di gestire un match intero: si passa dal perdere due set di seguito a vincere il quarto per 25-11, è un aspetto che fa riflettere e sul quale è necessario lavorare.

Eppure il ct Lucchi ha proposto la formazione tipo: Orro/ Egonu in diagonale, Tirozzi e Sylla in banda, Chirichella e Danesi al centro e Leonardi libero. La scelta sembra premiare il ct, visto che l'Italia conduce il set agevolmente grazie a 10 punti di Egonu e al muro che sembra funzionare egregiamente: set che va dunque in archivio sul 25-17 Italia. Ma già dall'inizio del secondo set la musica cambia: l'Italia inizia a sbandare in ricezione e l'attacco ne risente, l'Ucraina inizia bene e ne approfitta, riuscendo a resistere ai tentativi di rimonta azzurra ed a chiudere il set sul 25-21. Ancora peggio il terzo set: l'Ucraina parte meglio mentre l'Italia continua a soffrire in ricezione ed in difesa, ma nonostante tutto Tirozzi e Sylla guidano la rimonta per recuperare la parità a 12; da questo momento nuovo break Ucraina, con Egonu presa di mira in difesa e messa sotto pressione in attacco e sostiuita da Nicoletti. Entrano pure Caterina Bosetti per Sylla e Folie per Danesi ma l'inerzia del set non cambia e l'Ucraina lo vince 25-19 su un'Italia in grande difficoltà. Nel quarto set all'improvviso la reazione veemente delle Azzurre,con l'attacco che torna a girare bene grazie alla ripresa della Egonu ed al muro che torna a funzionare con Chirichella sugli scudi; il set si chiude così velocemente 25-11 per l'Italia. Il tie break, come spesso succede in questi casi, è combattutissimo: l'Ucraina si è ripresa e dopo il 9 pari tenta l'allungo sul 12-10 su un'Italia di nuovo in difficoltà. Per fortuna, il buon turno al servizio di Caterina Bosetti che mette sotto pressione la ricezione ucraina, coadiuvato dai muri di Chirichella, permette alle Azzurre di rimontare e piazzare il break decisivo per chiudere set e match sul 15-12.

Appuntamento al prossimo weekend a Montecatini per confermare la leadership della Pool e prendersi la qualificazione europea, obiettivo minimo dell'Italia, ma che la partita di oggi ha dimostrato di essere tutt'altro che raggiungibile in modo scontato: prendiamo come ottimo auspicio nell'ottica di una crescita futura la rimonta del quarto e quinto set e la capacità di essere venute fuori da una situazione davvero complessa, portando a casa la vittoria.