La settima giornata, turno infrasettimanale della Superlega UnipolSai A1, è stata caratterizzata dalla conferma della coppia al comando della classifica Lube Civitanova e Azimut Modena con 20 punti: i marchigiani hanno battuto 3-0 in trasferta la Tonno Callipo Vibo Valentia, mentre gli emiliani hanno sbancato Perugia per 3-1 in quello che è stato il big match di giornata. Al terzo posto si conferma la Calzedonia Verona che ha battuto 3-0 Milano grazie a una grande prestazione della coppia Djuric/ Kovacevic, serviti alla perfezione da un ottimo Baranowicz; dietro la Calzedonia, con 17 punti ma sempre con una partita in meno, c'è la Diatec Trentino che ha vinto a Ravenna con il punteggio di 3-1 una gara molto equilibrata dove i ragazzi di coach Lorenzetti hanno dimostrato di avere oltre al talento, anche una notevole dose di cinismo. Al quinto posto dunque la Sir Safety Perugia al secondo stop di fila, e dietro gli umbri troviamo la Kioene Padova che vince 3-0 con la GiGroup Monza e la scavalca in classifica al sesto posto. Dietro queste due squadre, si inserisce la LPR Piacenza che ha battuto 3-0 Sora grazie ad un'ottima prova di Hernandez, mentre in coda da segnalare il primo successo della Top Volley Latina, con l'esordio di coach Franchi in panchina, vittoriosa per 3-1 contro Molfetta con Fei MVP del match e che permette ai pontini di superare in classifica Sora e Vibo Valentia e agganciare a quota 4 punti proprio Molfetta.

Tonno Callipo Vibo Valentia- Lube Civitanova 0-3 Dunque la Lube Civitanova resta imbattuta e va a cogliere a Vibo Valentia la sua settima vittoria consecutiva, andando a vincere d'autorità una partita mai stata in discussione. Vibo Valentia ci ha messo tanto impegno ed ha anche giocato un buon volley, ma non è bastato contro una Lube che non ha concesso nulla e che ha giocato bene di squadra grazie a Christenson, eletto MVP del match, che  ha ben distribuito il gioco, appoggiandosi non solo su Sokolov(top scorer con 18 punti)ma anche sui due centrali Cester e Stankovic che infatti hanno chiuso con il 70 e l'89% in attacco. Nella Lube ha funzionato bene anche il servizio, con Christenson protagonista con tre aces, e soprattutto la correlazione muro/difesa che ha portato ad avere tanti contrattacchi che sono sono stati sfruttati dai ragazzi di Blengini, grande ex di giornata insieme a Kaliberda e Corvetta. Coach Kantor ha schierato Vibo con la diagonale Coscione/Michalovic, Barreto e Geiler in banda, Barone e Diamantini al centro e Marra libero; coach Blengini ha schierato la diagonale Christenson/ Sokolov, Juantorena e Cebulj in banda, Cester e Stankovic al centro, Pesaresi libero. Primo set che vede partire subito forte la Lube, con Christenson  che mette in ritmo Juantorena e Sokolov, dominante anche sotto rete, e così la Lube va avanti di 4; Vibo Valentia prova a reagire e a rimanere in scia grazie a Michalovic, ma predica nel deserto visto che è l'unico della sua squadra ad essere continuo ed incisivo in attacco. Sokolov continua ad imperversare e mette il punto esclamativo sul primo set che la Lube chiude sul 25-19. Anche nel secondo set è la Lube a partire meglio, ma stavolta Vibo non la lascia scappare grazie all'ingresso in posto 4 di Thiago Alves che sembra rivitalizzare l'attacco calabrese; così Vibo riesce anche a condurre sul 10-9; il set continua ad essere equilibrato, ma è il turno al servizio di Juanotorena a spaccarlo a favore della Lube che si porta sul 17-14; la ricezione della Tonno Callipo va completamente in tilt e così anche Christenson può piazzare due aces, mentre salgono di livello le prestazioni di Cebulj e Cester, devastante sotto rete in questo set; Vibo prova a rientrare a meno due, ma i problemi in ricezione consentono alla Lube di scavare il break decisivo e di chiudere il set sul 25-20. Il terzo set sembra una fotocopia del secondo: equilibrato, con la Lube sempre avanti ma con Vibo che non la lascia scappare fino a metà set, dove  i marchigiani trovano ancora un contributo importante dall'attacco e dai centrali per scappare via e chiudere in scioltezza set e match sul 25-20.

Bunge Ravenna- Diatec Trentino 1-3  Continua la marcia di Trento, alla sua sesta vittoria consecutiva in campionato ( ricordiamo che la Diatec ha una gara in meno), ottenuta al termine di un match molto divertente ed equilibrato con la Bunge Ravenna. Infatti, le due squadre si sono equivalse soprattutto nei prmi tre set finiti ai vantaggi; perciò lecito un pizzico di amarezza per Ravenna che forse avrebbe meritato di portare a casa un punto; per Trento invece, la consapevolezza di avere, oltre al talento, anche il cinismo, la lucidità e la concretezza necessarie per vincere partite come questa. MVP del match sicuramente Giannelli, capace con la sua regia di mandare in doppia cifra tutti i suoi cinque compagni di sestetto, e soprattutto di porre rimedio ad una ricezione che non è stata sempre pulita; per la Diatec anche troppi errori al servizio, ben 24, mentre Ravenna ha sfoderato una buona ricezione di squadra, ma è stata completamente inesistente a muro. Top scorer del match l'opposto ravennate Torres, mentre per Trento il top scorer è stato Nelli con 19 punti, ma tutti gli altri giocatori del sestetto eccetto Giannelli sono andati in doppia cifra. Coach Soli ha schierato Ravenna con la diagonale Spirito/ Torres, Lyneel e Van Garderen in banda, Ricci e Bossi centrali e Goi libero; coach Lorenzetti ha schierato per la Diatec la diagonale Giannelli/ Nelli, Lanza e Antonov in banda, Solè e Van de Voorde centrali e Colaci libero. Nel primo set è Ravenna a partire meglio, portandosi subito avanti 8-4 grazie a buone percentuali al servizio che mettono in difficoltà la ricezione trentina; vantaggio di 4 punti che Ravenna riesce a mantenere fin quasi al finale di set quando un video-check a favore della Diatec fa passare il punteggio da un possibile 20-16 a un effettivo 19-17 che poi diventerà 20-19. Trento riesce a completare la rimonta e a passare in vantaggio solo alla fine del set grazie a un errore di Lyneel che poi sbaglia anche il servizio, permettendo poi a Trento di chiudere il set sul 25-23 grazie a una rigiocata di Solè. Nel secondo set è Trento a partire meglio, ed, ispirata da Giannelli in regia, si porta avanti 6-3; la Bunge non ci sta e grazie a Lyneel, che si fa così perdonare gli errori di fine primo set, si riporta a meno 1 e poi la fa volare avanti 17-14 grazie a un ottimo turno al servizio. La Diatec si riporta in scia e per decidere il set si va ai vantaggi: Ravenna ha due set point che non concretizza, Trento invece ce la fa al sesto set point ancora una volta grazie a un efficace Solè per il 32-30. Anche nel terzo set è Trento a partite meglio, ma Ravenna resta attaccata al set grazie agli ingressi dalla panchina di Kaminski al centro e Grozdanov in posto 4; il break di due punti in favore di Trento viene annullato nel finale di set quando viene ristabilita la parità a 22; ai vantaggi, Trebto ha il primo set point che la Bunge annulla, ma ancora una volta Ravenna ne spreca altri tre con errori al servizio prima di approfittare dell'errore di Nelli e chiudere il set sul 30-28. Nel quarto set è ancora la Diatec a partire meglio portandosi sull'8-5, ma stavolta Ravenna sembra pagare lo sforzo dei set precedenti e così non riesce a recuperare i break che Trento costruisce; in particolare gli attacchi ravennati non hanno la giusta continuità ed efficacia, con Van Garderen autore di una prova opaca, e così Trento ne approfitta per giocare bene in ricostruzione e dilatare il suo vantaggio fino alla fine del set che viene gestito in assoluta tranquillità per il 25-21 finale.