L'undicesima giornata della Superlega UnipolSai A1 vede un nuovo cambio al vertice della classifica: infatti, aspettando il posticipo di mercoledì tra la Sir Safety Conad Perugia e la Top Volley Latina, la nuova capolista con 28 punti è la Lube Civitanova che schianta 3-0 Verona e si riprende la testa, aprendo invece una crisi per i veronesi; il big match di giornata tra l'Azimut Modena e la Diatec Trentino va agli emiliani che vincono al tie break un match spettacolare ed emozionante: per la Diatec è la seconda sconfitta dopo quella nel recupero con Piacenza, ma tutto sommato può guardare il bicchiere mezzo pieno, avendo portato via un punto da Modena ed essendo seconda in classifica a quota 27, un punto sotto la Lube; per l'Azimut è una vittoria importante, dopo due sconfitte, che rinnova le convinzioni e le ambizioni degli emiliani e li colloca al terzo posto con 25 punti. Al quarto posto con 21 punti sale l'Lpr Piacenza che con Marshall ed Hernandez in campo abbatte Padova con un secco 3-0; dietro Piacenza, la coppia Verona/ Perugia con gli umbri che però devono ancora giocare, mentre al sesto posto sale la GiGroup Monza con 18 punti, dopo la vittoria per 3-1 sull'Exprivia Molfetta grazie a una buona prova corale con Fromm MVP e gli aces di Botto; a Molfetta non bastano i 28 punti di Sabbi, che si conferma ancora top scorer. Dietro Monza c'è la Kioene Padova con 13 punti, che, come detto, perde con Piacenza, mentre a seguire troviamo la Tonno Callipo Vibo Valentia con 12 punti che cade in casa al tie break con la Biosì Indexa Sora: vittoria importante per i laziali trascinati dai 28 punti di Miskevich, MVP, e dai muri di Gotsev. Dietro Vibo con 11 punti c'è la coppia Molfetta/ Bunge Ravenna che supera 3-0 la Revivre Milano grazie al top scorer Torres con 14 punti e ai muri di Spirito anche MVP dell'incontro; a chiudere la classifica Sora con 9 punti, Milano con 8 e Latina con 7, ma una partita in meno.

Cucine Lube Civitanova- Calzedonia Verona 3-0 Dunque la Lube, davanti al proprio pubblico ritrova la vittoria dopo la sconfitta della settimana scorsa con Trento e torna al comando della classifica grazie alla sconfitta della stessa Diatec contro Modena. Importante per i marchigiani tornare al successo immediatamente e per di più in una gara non facile, contro una Verona sì in crisi, ma sempre temibile ed insidiosa, almeno sulla carta; ne è uscita una gara a senso unico, soprattutto i primi due set nei quali la Lube ha imperversato in lungo e in largo, mostrando un servizio sempre incisivo, con Kaliberda sugli scudi ed anche MVP del match insieme al top scorer Juantorena,  e un attacco che non ha mai conosciuto pause e che ha beneficiato del recupero a tempo di record di Sokolov. Per la Calzedonia Verona tanta delusione e crisi vera. visto che è alla quarta sconfitta consecutiva;  a nulla è valsa la reazione d'orgoglio del terzo set giocato punto a punto: troppo netto il divario, come ammesso dallo stesso Direttore Generale Bianchini, e intera settimana di ritiro e silenzio stampa per preparare la delicata sfida con Perugia del prossimo turno. Blengini ha schierato la Lube con la diagonale Christenson/ Sokolov, Juantorena e Kaliberda in banda, Stankovic e Cester centrali, Pesaresi libero; Giani ha schierato la Clazedonia con la diagonale Baranowicz/ Djuric, Kovacevic e Ferreira in banda, Mengozzi e Zingel centrali e Giovi libero. Primo set equilibrato fino a quando non arriva il turno di servizio di Kaliberda che manda in tilt Verona e consente alla Lube di piazzare il break che si rivelerà decisivo: oltre ai due aces, il servizio di Kaliberda produce anche un muro di Christenson, e un contrattacco di Juantorena per il 12-6 Lube. Verona non riesce a reagire e la Lube allunga ancora sul 18-10 con un altro muro su Zingel e un errore di Ferreira prima che Juantorena chiuda il set sul 25-15. Il secondo set vede partire Verona ancora peggio del parziale precedente, visto che va subito sotto 4-0 subendo il turno di servizio di Juantorena, ed ancora quello di Sokolov  per l'8-2 Lube; Giani prova a scuotere i suoi provando a pescare dalla panchina, con Lecat ed Anzani, ma ormai i buoi sono scappati e il break creato dalla Lube si allarga a dismisura anche perchè i ragazzi di Blengini sono praticamente perfetti in attacco, e alle alte percentuali di Sokolov e Juantorena si aggiungono anche quelle dei centrali Cester e Stankovic. Il set finisce su un errore di Anzani per il 25-15 Lube. Nel terzo set finalmente si sveglia Verona che ad inizio parziale trova il primo vantaggio del match portandosi sull'8-4 grazie anche a Kovacevic; la Lube però non si scompone e pareggia a quota 10 prima di tornare in vantaggio sul 14-12 grazie ai muri di Sokolov e Juantorena. La Calzedonia in questo set è però in partita e riesce a recuperare anche questo break pareggiando a quota 18 e dando il via a una lotta punto a punto che si interrompe proprio negli ultimi due punti del set quando Cester mura Kovacevic per il 24-22 Lube e poi quando lo stesso Kovacevic commette infrazione sotto rete per il 25-22 finale che dà set e match alla Lube.

Azimut Modena- Diatec Trentino 3-2  Spettacolo puro il big match di giornata tra Modena e Trento, e che ha offerto tanti spunti, a cominciare dal ritorno di coach Lorenzetti a Modena dopo le vittorie della scorsa stagione fino all'incrocio di Ngapeth con i molti nazionali azzurri di Trento, poco sopportati dal francese. Con tutte queste premesse, e con un pubblico modenese scatenato e autore di una coreografia degna di nota, non poteva che venir fuori un match equilibrato e palpitante che Modena ha risolto a proprio favore al tie break, ottenendo una boccata d'ossigeno dopo due sconfitte consecutive e rinnovando le proprie ambizioni e convinzioni; per l'Azimut MVP è stato Vettori con 18 punti e molto regolare per tutto il match chiudendo con il 50% di efficacia in attacco; Ngapeth è andato a fiammate, ma quando si è acceso sono stati dolori per Trento e ha chiuso anche lui con 18 punti, mentre Orduna in regia è stato molto ordinato; non decisivi per Modena Petric, dalle basse percentuali, ed anche il subentrato Cook che ha sbagliato molto al servizio. Per Trento invece è la seconda sconfitta dopo il recupero con Piacenza, ma Lorenzetti può guardare il bicchiere mezzo pieno dopo questa trasferta perchè la Diatec torna a casa comunque con un punto e avendo messo in pratica ancora una volta i propri principi di gioco, ossia un gioco corale e di qualità, con Giannelli che svetta ancora per equilibrio di distribuzione del gioco oltre a risultare sempre più efficace a muro e a servizio: tutti in doppia cifra i giocatori della Diatec, anche lo stesso Giannelli; il migliore è stato il centrale Mazzone, autore di 12 punti, di cui 5 muri e buona efficienza in attacco, mentre gli altri attaccanti della Diatec, pur se in doppia cifra, non hanno chiuso il match con percentuali positive di efficienza. Coach Piazza ha schierato Modena con la diagonale Orduna/ Vettori, Ngapeth e Petric in banda, Holt e Le Roux centrali, Rossini libero; coach Lorenzetti ha schierato Trento con la diagonale Giannelli/ Nelli, Lanza e Urnaut in banda, Mazzone e Solè centrali e Colaci libero. Il primo set vede Modena partire forte con Vettori subito sugli scudi per il primo break firmato Azimut sul 5-2; Trento non si scompone e reagisce con la difesa e l'efficacia dei contrattacchi, che la portano a ricucire fino al meno 1. Orduna sale in cattedra in regia e coinvolge molto anche il centrale Holt e così Modena va avanti 15-10: è il break decisivo perchè Trento non riesce a riprendersi e subisce anche il turno al servizio di Vettori con un ace per il 20-12 prima che Le Roux con un altro ace chiuda il set sul 25-15 Azimut. Nel secondo set arriva subito la reazione di Trento. che va subito sul 4-0 grazie al turno di servizio di Lanza, mentre Urnaut allunga ancora il break trentino sul 10-3. Modena prova a recuperare e si affida principalmente a Vettori e Ngapeth e pian piano rosicchia qualche punto fino ad arrivare al meno due del 18-16 Diatec con un muro dello stesso Vettori su Nelli; Holt al servizio mantiene Modena a meno due poi salgono in cattedra Lanza e Solè e la Diatec allunga in maniera definitiva per il 25-18 finale. Terzo set che inizia in maniera equilibrata e punto a punto fino a quando Ngapeth firma un break per Modena per l'11-8; qui riaffiorano le storie tese del francese con gli Azzurri, e così dopo un confronto sotto rete con Giannelli, il francese si becca un cartellino rosso che dà la parità alla Diatec. Nonostante questo, Modena torna avanti approfittando delle indecisioni in ricezione di Urnaut e così Trento si ritrova sotto 20-15 e poi 22-17 prima che Modena riesca a chiudere il set sul 25-20. Il quarto set parte con una lunga polemica di Modena con la coppia arbitrale, non sempre apparsa capace di tenere sotto controllo il match, e così la Diatec approfitta del nervosismo modenese per portarsi avanti 12-7 guidata da Giannelli, decisivo  a muro e al servizio, e da Lanza; Petric non incide in casa Azimut, e così al suo posto entra Cook, ma nel frattempo Giannelli firma l'ace del 15-9 Diatec. Il vantaggio della Diatec sembra incolmabile, ma quando Ngapeth si accende Modena è strabordante tanto da riuscire a recuperare i punti di svantaggio fino al 23 pari, grazie anche ai muri di Holt e Le Roux; è l'ultimo sussulto di Modena perchè prima Lanza e poi l'ennesimo muro di Mazzone portano Trento sul 25-23 che vuol dire tie break. Nel quinto set, dopo i primi punti in equilibrio, Modena scappa via grazie a un servizio davvero efficace, con 3 aces che la portano prima sul 7-3 e poi sull'8-4; è il break decisivo dal quale Trento non si riprenderà più e così Modena può chiudere in scioltezza per il 15-8 finale.

Kioene Padova- Lpr Piacenza 0-3 Merita un approfondimento quest'altra vittoria di Piacenza, che la proietta al quarto posto in classifica e le fa riassaporare posizioni che non aveva più frequentato negli ultimi tempi. Importante la continuità di risultati e di gioco che sta trovando la squadra dopo essere partita piano, dove la grande esperienza di quasi tutti i componenti della rosa inizia ad essere un fattore: un fattore sono anche i cubani, e non è un caso che il rendimento di Piacenza sia aumentato da quando è stato schierato Marshall; un nota di merito naturalmente non può non averla il mito Samuele Papi, ormai calatosi alla perfezione nel ruolo di libero e sempre tra i migliori in campo. Questo turno per Piacenza poteva essere una trappola, perchè la Lpr veniva dalla vittoria di giovedì contro Trento e perchè Padova è una delle squadre che meglio si sta esprimendo nella Lega ed è piena di giovani interessanti; invece l'esame è stato superato a pieni voti, con un netto 3-0 anche se Padova può rimpiangere, oltre agli infortuni, qualche occasione non concretizzata nel primo e nel terzo set. Sono stati l'attacco e il muro a fare la differenza per Piacenza, mentre Padova non ha ricevuto un grande contributo dai suoi schiacciatori, con il solo Giannotti a sostenere tutto il peso dell'attacco con 17 punti ed il titolo di top scorer del match,  ed ha sofferto una ricezione non efficace per permettere all'esordiente palleggiatore Zoppellari di rigiocare palloni puliti; così Piacenza ha avuto buon gioco a fare suoi i tre parziali, nonostante qualche battuta a vuoto non sfruttata da Padova. Coach Baldovin ha schierato Padova con la diagonale Zoppellari/ Giannotti, Maar e Fedrizzi in banda, Volpato e Koncilja al centro e Balaso libero; coach Giuliani ha schierato Piacenza con la diagonale Hierrizuelo/ Hernandez, Marshall e Clevenot in banda, Alletti e Tencati libero, Papi libero. Primo set molto equilibrato, con Giannotti che prova a spingere avanti Padova fino al 14-11, ma gli altri attaccanti della Kioene non sono in giornata e Piacenza ne approfitta per pareggiare; il muro di Volpato dà a Padova un nuovo break di vantaggio sul 19-17, ma ancora una volta qualche errore di troppo permette a Piacenza di rimanere in scia, poi nel finale sale in cattedra Hernandez che dà il set alla Lpr sul 25-23. Nel secondo set parte meglio Piacenza, con Hernandez a guidare l'attacco, ora ben supportato anche da Marshall; Padova si affida al solito Giannotti, ma è troppo poco per fronteggiare la marea piacentina, con Hierrizuelo che riesce ora a coinvolgere bene anche i centrali, e così la Lpr vola sul 16-10. Baldovin prova a pescare dalla panchina senza grandi risultati, Piacenza in questo set è una macchina e gestisce tranquillamente il vantaggio acquisito per chiudere tranquillamente il set sul 25-18. Anche nel terzo set è Piacenza, sempre guidata da Hernanedez, a partire meglio, ma stavolta Padova riesce a rimanere in scia grazie a Giannotti ed al neo entrato Sestan, che firmano un break che riporta la Kioene in vantaggio sull'11-10. Comincia così una lotta punto a punto che durerà per tutto il set, fino a quando verso il finale, Piacenza prova a firmare l'allungo decisivo con il neo entrato Yosifov per il 22-20 Lpr; Padova reagisce e si porta sul 23 pari, ma un errore al servizio di Milan e un muro di Marshall su Giannotti consentono a Piacenza di ottenere il break decisivo  che chiude set e match sul 25-23.