Si è da poco concluso un altro week end di Samsung Gear Cup. La serie A1 femminile è tornata a infiammare i parquet dei palazzetti italiani e tra sabato e domenica si è giocato il secondo turno del girone di ritorno di regular season. Se si guarda ai soli risultati, nessun match ha regalato sorprese, fatta eccezione per una bella Bolzano capace di piegare in soli tre set le farfalle della Yamamay. Le big hanno dovuto tuttavia faticare e non poco contro i fanalini di coda, segnale inconfutabile che sia la lotta ai play off sia quella per la salvezza sono ancora completamente aperte.

IMOCO CONEGLIANO - IL BISONTE FIRENZE 3-1 (25-19, 23-25, 27-25, 25-19). È stato l’anticipo televisivo di RaiSport e, al PalaVerde, Firenze ha venduto cara la pelle rischiando, nel terzo set, di portarsi addirittura sul 2-1. Per maggiori dettagli sull’incontro, qui troverete il nostro articolo.

SAUGELLA TEAM MONZA - POMÌ CASALMAGGIORE 0-3 (23-25, 22-25, 16-25). Niente da fare per Monza che, per l’ennesima volta, si dimostra non sufficientemente attrezzata per competere con la prima della classe. Casalmaggiore chiude la pratica con il miglior risultato possibile, anche se l’incontro, almeno per i primi due set, è piacevole ed equilibrato. Per Monza si dimostra a livello solo Eckerman con i suoi 16 punti finali; bene anche la giovane Nicoletti che riesce a chiudere l’incontro con 11 punti personali. Coach Delmati non ha infatti schierato il neo acquisto Tomsia, in uscita da Conegliano, affidandosi all’italiana dalla quale, però, ci si attende il definitivo salto di qualità. Tra le casalasche spicca invece la solita Fabris (22 punti), anche se sono addirittura quattro le attaccanti a chiudere in doppia cifra, segno che la regia di Lloyd è stata attenta ed equamente distribuita tra tutti i suoi terminali offensivi.

CLUB ITALIA CRAI - LIU JO NORDMECCANICA MODENA 1-3 (17-25, 20-25, 25-20- 23-25). Come da pronostico, Modena porta a casa l’incontro e l’intera posta in palio. Le emiliane però faticano - troppo - contro l’ultima in classifica. Le azzurrine sono sì ragazze terribili, ma niente che dovrebbe impensierire una squadra capace di schierare i nomi che la Liu Jo Nordmeccanica fa scendere in campo. Come al solito, alla squadra di Orro manca l’equilibrio e un terminale offensivo che possa spalleggiare Egonu, lasciata praticamente sola a sostenere l’intero peso dell’attacco. Paola chiude infatti la partita con 26 punti, ma è preoccupante che nessuna delle compagne riesca a portare il proprio tabellino in doppia cifra. Orro è di talento e il futuro azzurro è tutto suo, ma è inevitabile anche per lei dover intavolare un gioco troppo scontato. Anche il gioco di Ferretti non è vario, ma Brakocevic (27 punti finali) è ben aiutata da Belien (15) e Ozsoy (13) e tanto è bastato a tenere a bada le giovanissime azzurre.

IGOR GORGONZOLA NOVARA - METALLEGHE MONTICHIARI 3-2 (20-25, 23-25, 29-27, 25-23, 15-12). Inaspettatamente equilibrato il match giocato a Novara, dove Montichiari si è lasciata sfuggire l’occasione di portare a casa un’impresa: avanti 2-0 nei parziali, le ragazze di Barbieri perdono il terzo set ai vantaggi rimettendo in carreggiata le padrone di casa, che poi la spuntano anche al tie break. Ma più che parlare di Novara contro Montichiari, si dovrebbe parlare di Barun contro Malagurski. È infatti uno scontro tra titani quello messo in scena in Piemonte, dove le due giocatrici chiudono l’incontro rispettivamente con 36 e 39 punti. L’incontro è equilibrato anche in ricezione (otto ace per entrambe le squadre) e a muro (dove vince Montichiari per 14 a 12), ma come al solito, un match così equilibrato non si spiega a numeri, ma a episodi e alle bresciane brucerà a lungo quel terzo set sfuggito di un soffio.

FOPPAPEDRETTI BERGAMO - SAVINO DEL BENE SCANDICCI 3-1 (25-22, 26-24, 22-25, 25-21). A sole due settimane dai quarti di finale di Coppa Italia, arriva per Bergamo la possibilità di vendetta e l’occasione è troppo ghiotta per lasciarsela scappare. Le orobiche buttano infatti alle spalle il recente periodo di crisi e tornano ad esprimere un ottimo gioco corale fatto di solidità in ricezione e sangue freddo in attacco. Per la Foppapedretti sono infatti ben cinque le giocatrici a terminare l’incontro in doppia cifra; Skowronska rimane la migliore con 18 punti, ma anche per lei tutto è più facile se aiutata dalle compagne. Così, la coppia Popovic-Guiggi chiude con 28 punti di coppia mentre Sylla e Gennari ne segnano rispettivamente 11 e 12. Per Scandicci gira bene Havlickova (22 punti), ma la differenza è tutta a muro. Bergamo è più abile a farsi trovare compatta sopra il nastro della rete e vince il confronto murando ben 15 volte contro solo le 9 delle toscane.

UNET YAMAMAY BUSTO ARSIZIO - SÜDTIROL BOLZANO 0-3 (22-25, 21-25, 22-25). Bolzano continua a confermarsi la bestia nera dell’intero torneo. A farne le spese è questa volta Busto Arsizio che, complice l’assenza per infortunio di Stufi, non riesce a prendere le misure contro le bolzanine ed è costretta a cedere nel minor tempo possibile. Per Busto va a segno con continuità Diouf (18 punti), ma sono troppo basse le percentuali di attacco di tutte le sue compagne che, potendo contare su un minor numero di palloni totali, devono essere più abili a sfruttare le occasioni. Per Bolzano è invece la solita partita corale in cui nessuna emerge, ma tutte spiccano. Andando avanti così, le farfalle non saranno le ultime a passare una brutta domenica pomeriggio.