L'Imoco Conegliano trionfa in Coppa Italia, conquistando per la prima volta nella sua storia il trofeo e vincendo tutte le competizioni disponibili per quanto riguarda il volley femminile di alto livello nel nostro paese. La Liu Jo Nordmeccanica vista questa sera al Mandela Forum di Firenze è stata troppo brutta per sembrare vera. Le pantere sono ancora pronte a graffiare, hanno ancora tanta fame di successi. La formazione di Davide Mazzanti già guarda alla Final Four di Champions League, in programma al PalaVerde di Villorba (TV) il 22 e il 23 aprile prossimi.

Lo stesso Davide Mazzanti ha mandato in campo il seguente 6+1: in palleggio Katarzyna Skorupa, opposta Serena Ortolani, centrali Robin De Kruijf e Raphaela Folie, schiacciatrici Nicole Fawcett e Kelsey Robinson, libero Monica De Gennaro. La Liu Jo Nordmeccanica Modena allenata da Marco Gaspari (ex a Conegliano) è stata schierata così: palleggiatrice Francesca Ferretti, opposta Jovana Brakocevic Canzian, centrali Laure Heyrman e Yvon Belien, schiacciatrici Caterina Bosetti e Neriman Ozsoy (ex pantera), libero Giulia Leonardi.

Conegliano nel primo set ha fatto, poi disfatto e alla fine è riuscita a prevalere per la dabbenaggine delle avversarie che non hanno saputo approfittare di così tanta grazia ricevuta. Le pantere con la loro battuta aggressiva non hanno permesso a Ferretti di disporre delle sue attaccanti a proprio piacimento, causa una ricezione deficitaria. Sull'altro fronte Skorupa invece ha potuto giostrare palloni a proprio piacimento. Quando è stato necessario ci ha pensato il muro. Modena ha avuto le polveri bagnate in attacco. Brakocevic ed Heyrman hanno provato invano a salvare capra e cavoli. Non è bastato nemmeno l'ingresso di Marika Bianchini al servizio per la formazione di Gaspari.

La musica non è cambiata neppure nel secondo set e per quanto le emiliane ci abbiano provato, non sono riuscite a trovare le necessarie contromisure per arginare Conegliano. Le pantere sono piaciute per aggressività al servizio, concretezza in attacco e a muro e solidità in seconda linea nella ricezione e nella difesa. Modena oltre ad avere le polveri bagnate in attacco è apparsa spesso sfilacciata a muro, poco incisiva al servizio e con una seconda linea di burro. La formazione di Davide Mazzanti ha brillato per organizzazione di gioco e carattere pure nel terzo e decisivo parziale. Conegliano ha mostrato grande calma e sicurezza. Dalla sua ha avuto la calma e la lucidità per venire a capo della matassa, pure se la palla non è caduta al primo attacco. Skorupa ha preferito spesso usare le attaccanti laterali per fare spostare il lento muro modenese, che regolarmente è stato infilato come un dito nella ricotta.

Il premio di MVP è andato a Monica De Gennaro che è stata spesso decisiva con i suoi salvataggi, regalando pure come è solita fare grande spettacolo, così come grande solidità in seconda linea. Hanno inoltre avuto il loro peso nell'economia della partita i 18 punti di Serena Ortolani, il capitano delle pantere e moglie di Davide Mazzanti, coppia d'oro del volley italiano. Spettacolari e micidiali sono state pure Robin De Kruijf e Raphaela Folie al centro.

Davide Mazzanti dopo aver portato lo scudetto a Conegliano ha vinto ancora un'altra sfida, cioè quella di continuare a vincere trofei con una squadra molto rinnovata. Dove può arrivare l'Imoco Conegliano? Provare a vincere la Cev Champions League, bissando per l'Italia il successo della Pomì Casalmaggiore dello scorso anno sarà impresa difficile ma non impossibile. E' il terzo trionfo per questa società della Marca Trevigiana nell'era post-Benetton, presieduta da Piero Garbellotto, Pietro Maschio ed Elena Polo. L'Imoco Conegliano che è nata nel 2012 ha saputo avere pazienza, imparare dalle sconfitte e dagli errori del passato per poi costruire un progetto vincente. Lo sport di alto livello si può fare anche in provincia. Le altre squadre dovranno faticare parecchio per provare a batterla e non potranno dormire sonni tranquilli. L'Imoco vuole scrivere altre importanti pagine di storia, opere d'arte degne del suo illustre concittadino, il pittore Cima da Conegliano.