Il PalaVerde di Villorba (TV) prepara il suo vestito da festa per ospitare la Final Four di volley femminile, in programma il 22 e 23 aprile prossimi, organizzata dall'Imoco Volley Conegliano. E' stato definito il programma delle gare e gli orari delle stesse.

Si inizierà sabato 22 aprile alle ore 17.00 con il derby turco tra il Vakifbank Istanbul di Giovanni Guidetti e le campionesse del mondo per club dell'Eczacibasi Vitra Istanbul di Massimo Barbolini (purtroppo prive per infortunio della centrale brasiliana Thaisa). Per gli sportivi italiani il clou sarà alle ore 20, quando le padrone di casa dell'Imoco Conegliano affronteranno la Dinamo Mosca (vittoriosa nei Playoff 6 sulla Liu Jo Nordmeccanica Modena). Domenica 23 aprile alle 15 avrà luogo la finale per il terzo posto e alle ore 18 quella per il trofeo (detenuto dalla Pomì Casalmaggiore).

Nell'albo d'oro della competizione si è imposta più di tutte, con 10 affermazioni, proprio la Dinamo Mosca. Per l'Italia la Foppapedretti Bergamo ha iscritto per 7 volte il proprio nome tra i vincitori. Ce l'hanno fatta a trionfare 2 volte per i nostri colori anche Ravenna, Perugia e Matera. Hanno ottenuto un solo successo pure Modena (non però l'attuale società) e la già citata Casalmaggiore.

Con quella del PalaVerde sarà la dodicesima volta nella storia che il nostro paese ospita l'atto conclusivo della Champions League. La prima volta è stata nel 1974-75 a Catania e si è imposta proprio la Dinamo Mosca. Ravenna l'ha ospitata 3 volte: 1981-82 con vittoria dell'Uralochka NTMK, 1984-85 ADK Alma-Ata, 1991-92 Teodora Ravenna. Nel 1989-90 a Forlì ha trionfato l'Uralochka NTMK. Nel 1992-93 a Santeramo in Colle si è imposta Matera. Nel 1994-95 a Bari ha vinto ancora l'Uralochka NTMK. Nel 1996-97 e nel 1998-99 a Bergamo ha sempre trionfato la Foppapedretti padrona di casa. Nel 2008-2009 a Perugia si sono imposte ancora le rossoblu orobiche. Per arrivare al successo della scorsa edizione targato rosa con Casalmaggiore. La speranza è che il trofeo possa pur cambiando padrone restare ugualmente nel nostro paese.